Fino al 24 agosto un tuffo nel passato tra fede, storia e spirito di comunità
(Cittadino e Provincia) – Montone, 18 agosto ‘25 – Ha preso il via ieri, domenica 17 agosto, l’edizione 2025 de “La Donazione della Santa Spina”, una delle rievocazioni storiche più antiche e suggestive dell’Umbria.
Si è quindi ufficialmente aperta, a Montone, la contesa tra i tre rioni – Porta del Borgo, Monte e Verziere – che per una settimana si sfideranno a colpi di ‘scena’ e di frecce, in una corsa avvincente verso la conquista del palio e l’incoronazione della propria castellana.
Una settimana di festeggiamenti (fino al 24 agosto) per preservare la memoria e la tradizione del borgo e dei suoi personaggi più illustri attraverso spettacoli, eventi culturali e gare di tiro con l’arco; ricordando le gesta della Famiglia Fortebracci: dal padre Braccio, grande Capitano di Ventura fino al figlio, Carlo, che ha donato a Montone la Santa Spina, per recare onore e prestigio al suo paese e alla sua gente.
La manifestazione è subito entrata nel vivo con un approfondimento culturale sul reliquiario che custodisce la Santa Spina che quest’anno è tornata nella chiesa di San Francesco dopo anni di permanenza nel monastero di Sant’Agnese. La struttura ospita, infatti, il Museo comunale San Francesco, recentemente sottoposto a un importante intervento di riallestimento.
Nel pomeriggio è stata inoltre inaugurata, presso la Torre dell’Orologio, la mostra fotografica in onore di Valter Rossi, montonese scomparso prematuramente alla fine del 2024, la cui vita è stata segnata da un profondo impegno verso la comunità locale e la valorizzazione della sua storia. Per anni, aveva anche vestito i panni di Carlo Fortebracci nel corteo storico. Un ricordo particolare anche a Francesco Formica, maestro dei Tamburini, e Ivan Teobaldelli, per molti anni regista del rione Porta del Verziere, anche loro recentemente scomparsi.
La sera, infine, nella centrale piazza Fortebraccio si è tenuta la tradizionale cerimonia della presentazione della Castellane (Rione Porta del Borgo: Maria Vittoria Lensi; Rione Porta del Monte: Licia Penchini; Rione Porta del Verziere: Marcella Ferraro), con tanto di esibizione degli sbandieratori di Assisi.
Come tradizione il sindaco ha nominato il Gran Gonfaloniere (Luca Rosini) che ha proclamato l’inizio della festa dando il via alla sfida tra i rioni per il Palio, realizzato puntualmente dal presidente della Pro loco, Raffaele Bei. In questa edizione viene raffigurato il ritorno di Carlo Fortebraccio con la spina in mano mentre entra nel portico di San Francesco seguito da un drappello di soldati.
Immancabili le taverne rionali con i loro piatti tipici, che saranno aperte ogni sera dalle 19.30. Tutti gli eventi sono stati presenziati dal sindaco Mirco Rinaldi, da rappresentanti della giunta comunale e dal presidente della Provincia di Perugia, Massimiliano Presciutti.
La manifestazione, promossa dalla Pro loco Montonese con il sostegno dell’Amministrazione comunale, coinvolge attivamente l’intera cittadinanza in un lavoro corale di ricerca e rappresentazione storica, che è insieme memoria collettiva e strumento di trasmissione culturale.
Montone25043.IC
(Cittadino e Provincia) – Montone, 18 agosto ‘25 – Ha preso il via ieri, domenica 17 agosto, l’edizione 2025 de “La Donazione della Santa Spina”, una delle rievocazioni storiche più antiche e suggestive dell’Umbria.
Si è quindi ufficialmente aperta, a Montone, la contesa tra i tre rioni – Porta del Borgo, Monte e Verziere – che per una settimana si sfideranno a colpi di ‘scena’ e di frecce, in una corsa avvincente verso la conquista del palio e l’incoronazione della propria castellana.
Una settimana di festeggiamenti (fino al 24 agosto) per preservare la memoria e la tradizione del borgo e dei suoi personaggi più illustri attraverso spettacoli, eventi culturali e gare di tiro con l’arco; ricordando le gesta della Famiglia Fortebracci: dal padre Braccio, grande Capitano di Ventura fino al figlio, Carlo, che ha donato a Montone la Santa Spina, per recare onore e prestigio al suo paese e alla sua gente.
La manifestazione è subito entrata nel vivo con un approfondimento culturale sul reliquiario che custodisce la Santa Spina che quest’anno è tornata nella chiesa di San Francesco dopo anni di permanenza nel monastero di Sant’Agnese. La struttura ospita, infatti, il Museo comunale San Francesco, recentemente sottoposto a un importante intervento di riallestimento.
Nel pomeriggio è stata inoltre inaugurata, presso la Torre dell’Orologio, la mostra fotografica in onore di Valter Rossi, montonese scomparso prematuramente alla fine del 2024, la cui vita è stata segnata da un profondo impegno verso la comunità locale e la valorizzazione della sua storia. Per anni, aveva anche vestito i panni di Carlo Fortebracci nel corteo storico. Un ricordo particolare anche a Francesco Formica, maestro dei Tamburini, e Ivan Teobaldelli, per molti anni regista del rione Porta del Verziere, anche loro recentemente scomparsi.
La sera, infine, nella centrale piazza Fortebraccio si è tenuta la tradizionale cerimonia della presentazione della Castellane (Rione Porta del Borgo: Maria Vittoria Lensi; Rione Porta del Monte: Licia Penchini; Rione Porta del Verziere: Marcella Ferraro), con tanto di esibizione degli sbandieratori di Assisi.
Come tradizione il sindaco ha nominato il Gran Gonfaloniere (Luca Rosini) che ha proclamato l’inizio della festa dando il via alla sfida tra i rioni per il Palio, realizzato puntualmente dal presidente della Pro loco, Raffaele Bei. In questa edizione viene raffigurato il ritorno di Carlo Fortebraccio con la spina in mano mentre entra nel portico di San Francesco seguito da un drappello di soldati.
Immancabili le taverne rionali con i loro piatti tipici, che saranno aperte ogni sera dalle 19.30. Tutti gli eventi sono stati presenziati dal sindaco Mirco Rinaldi, da rappresentanti della giunta comunale e dal presidente della Provincia di Perugia, Massimiliano Presciutti.
La manifestazione, promossa dalla Pro loco Montonese con il sostegno dell’Amministrazione comunale, coinvolge attivamente l’intera cittadinanza in un lavoro corale di ricerca e rappresentazione storica, che è insieme memoria collettiva e strumento di trasmissione culturale.
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