Guasticchi "La nostra 'spending review' è investire 7mila euro per risparmiare un milione e mezzo di costi sociali"
(Cittadino e Provincia – Perugia, 22 ottobre ’12) - "Leggiamo sulla stampa che la Provincia abbia messo in vendita alcuni immobili per fare cassa e per fare quadrare il bilancio dell'ente. Non è così. Il bilancio dell'ente quadra, è in equilibrio finanziario nonostante i feroci tagli che sono stati operati dalla manovra di agosto detta spending review. Tagli che si sommano ai minori trasferimenti decisi dal DL78/ 2010 e dalle manovre del 2011”. Lo afferma l’assessore al bilancio della Provincia di Perugia Ornella Bellini. “Complessivamente – sottolinea l’assessore Bellini - le minori entrate decise dai vari governi tra il 2010 ed il 2012 sono di oltre 15 milioni di euro. Milioni che la Provincia ha riequilibrato per intero nella fase di bilancio di settembre 2012. Questi tagli ammontano a circa il 20% delle entrate proprie della Provincia, escludendo ovviamente i trasferimenti da altri enti. Abbiamo quindi fatto un contenimento della spesa incredibile per rispettare gli equilibri finanziari di bilancio. Sfido qualunque altro ente pubblico o azienda privata a dimostrare il raggiungimento di questo obiettivo. Noi dobbiamo vendere per stare dentro il Patto di stabilità interno.Il Patto di stabilità interno non è una politica dell'ente, ma una decisione del Governo centrale inserita nel contesto di contenimento europeo della finanza pubblica. Con la Provincia il Patto di stabilità è particolarmente oneroso e non suffragato da reali possibilità di bilancio. Esso infatti prevede un obiettivo di saldo finanziario di circa 17 milioni di euro che la Provincia può ambire a raggiungere soltanto alienando una parte del suo consistente patrimonio, come tra l'altro sta facendo lo Stato ed altri enti pubblici. Quindi non si tratta di cattiva amministrazione provinciale o di sofferenze del bilancio, ma di parametri troppo alti ed antistorici (infatti il calcolo del Patto di stabilità prevede il 16,9% sulla media della spesa corrente degli anni 2006-2008) che sono oggettivamente al di fuori della portata del bilancio dell'ente”. “Voglio anche sottolineare – conclude Bellini - che, nonostante l'alto contenimento della spesa, questo ente ha dato rigorosa priorità al mantenimento dei servizi, ha continuato le manutenzioni nelle scuole, nelle strade e nel patrimonio. Certamente ha tagliato pesantemente su tutto il resto".
Eco12017.GC
(Cittadino e Provincia – Perugia, 22 ottobre ’12) - "Leggiamo sulla stampa che la Provincia abbia messo in vendita alcuni immobili per fare cassa e per fare quadrare il bilancio dell'ente. Non è così. Il bilancio dell'ente quadra, è in equilibrio finanziario nonostante i feroci tagli che sono stati operati dalla manovra di agosto detta spending review. Tagli che si sommano ai minori trasferimenti decisi dal DL78/ 2010 e dalle manovre del 2011”. Lo afferma l’assessore al bilancio della Provincia di Perugia Ornella Bellini. “Complessivamente – sottolinea l’assessore Bellini - le minori entrate decise dai vari governi tra il 2010 ed il 2012 sono di oltre 15 milioni di euro. Milioni che la Provincia ha riequilibrato per intero nella fase di bilancio di settembre 2012. Questi tagli ammontano a circa il 20% delle entrate proprie della Provincia, escludendo ovviamente i trasferimenti da altri enti. Abbiamo quindi fatto un contenimento della spesa incredibile per rispettare gli equilibri finanziari di bilancio. Sfido qualunque altro ente pubblico o azienda privata a dimostrare il raggiungimento di questo obiettivo. Noi dobbiamo vendere per stare dentro il Patto di stabilità interno.Il Patto di stabilità interno non è una politica dell'ente, ma una decisione del Governo centrale inserita nel contesto di contenimento europeo della finanza pubblica. Con la Provincia il Patto di stabilità è particolarmente oneroso e non suffragato da reali possibilità di bilancio. Esso infatti prevede un obiettivo di saldo finanziario di circa 17 milioni di euro che la Provincia può ambire a raggiungere soltanto alienando una parte del suo consistente patrimonio, come tra l'altro sta facendo lo Stato ed altri enti pubblici. Quindi non si tratta di cattiva amministrazione provinciale o di sofferenze del bilancio, ma di parametri troppo alti ed antistorici (infatti il calcolo del Patto di stabilità prevede il 16,9% sulla media della spesa corrente degli anni 2006-2008) che sono oggettivamente al di fuori della portata del bilancio dell'ente”. “Voglio anche sottolineare – conclude Bellini - che, nonostante l'alto contenimento della spesa, questo ente ha dato rigorosa priorità al mantenimento dei servizi, ha continuato le manutenzioni nelle scuole, nelle strade e nel patrimonio. Certamente ha tagliato pesantemente su tutto il resto".
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