Il Presidente della Provincia ricorda il calciatore
Il Presidente della Provincia ha dichiarato:
“Trentacinque anni. E sembra ieri. Trentacinque anni, da quando Renato Curi, Renatino per tutti noi, si è accasciato tra l’erba fradicia dello stadio per non più rialzarsi. Trentacinque anni che non hanno scalfito minimamente il ricordo di un uomo, un atleta che aveva il prodigioso dono di farsi amare, fuori e dentro il campo, con la medesima intensità. Dono di pochi. Dei campioni, degli uomini veri”.
“Così, nell’anniversario della sua morte, sentiamo che il sentimento che ci suscita il suo ricordo è come si diramasse ad un certo punto in due piccoli sentieri, paralleli e convergenti. Da una parte, il rimpianto per quella prematura scomparsa, per un destino assurdo e inconcepibile che lo ha sottratto a chi lo amava, dall’altra, però, quasi un sentiero di speranza. E cioè, che il ricordo di quelle sue prestazioni tutto cuore e tecnica allo stesso tempo, di quelle incursioni quasi danzate nell’ara avversaria, possano divenire un viatico per accompagnare il Grifo verso le mete che gli sono congeniali. Che lo storico goal di Renato conto la Juve, quello stupendo contro il Torino, i due goal di Verona che decretarono la serie A, con una città in piazza ad ascoltare un altoparlante gracchiante e lontano, possano divenire una sorta di stimolo per continuare la rincorsa verso, perché no, le categorie di pertinenza dei campioni come Curi. Il cui ricordo, siamo sicuri, è già caro sia a Massimiliano Santopadre che a Gianni Moneti, ormai definitivamente innamorati del Grifo e della sua storia. Così come non può che essere caro a mister Battistini ed ai giocatori da lui guidati, i quali, nei corridoi delle stanze del Curi, vedono tutti i giorni ripetersi le prodezze di Renato nelle foto storiche della sua carriera”.
“Per tutto questo io e l’assessore allo Sport Roberto Bertini, a nome di tutta la Giunta della Provincia di Perugia, ci uniamo alla città nel ricordare l’amico Renato e nell’augurare che, nel suo nome, la storia del Grifo continui a scrivere, come in queste ultime stagioni, pagine importanti per i tifosi e per la cittadinanza tutta”.
Il Presidente della Provincia ha dichiarato:
“Trentacinque anni. E sembra ieri. Trentacinque anni, da quando Renato Curi, Renatino per tutti noi, si è accasciato tra l’erba fradicia dello stadio per non più rialzarsi. Trentacinque anni che non hanno scalfito minimamente il ricordo di un uomo, un atleta che aveva il prodigioso dono di farsi amare, fuori e dentro il campo, con la medesima intensità. Dono di pochi. Dei campioni, degli uomini veri”.
“Così, nell’anniversario della sua morte, sentiamo che il sentimento che ci suscita il suo ricordo è come si diramasse ad un certo punto in due piccoli sentieri, paralleli e convergenti. Da una parte, il rimpianto per quella prematura scomparsa, per un destino assurdo e inconcepibile che lo ha sottratto a chi lo amava, dall’altra, però, quasi un sentiero di speranza. E cioè, che il ricordo di quelle sue prestazioni tutto cuore e tecnica allo stesso tempo, di quelle incursioni quasi danzate nell’ara avversaria, possano divenire un viatico per accompagnare il Grifo verso le mete che gli sono congeniali. Che lo storico goal di Renato conto la Juve, quello stupendo contro il Torino, i due goal di Verona che decretarono la serie A, con una città in piazza ad ascoltare un altoparlante gracchiante e lontano, possano divenire una sorta di stimolo per continuare la rincorsa verso, perché no, le categorie di pertinenza dei campioni come Curi. Il cui ricordo, siamo sicuri, è già caro sia a Massimiliano Santopadre che a Gianni Moneti, ormai definitivamente innamorati del Grifo e della sua storia. Così come non può che essere caro a mister Battistini ed ai giocatori da lui guidati, i quali, nei corridoi delle stanze del Curi, vedono tutti i giorni ripetersi le prodezze di Renato nelle foto storiche della sua carriera”.
“Per tutto questo io e l’assessore allo Sport Roberto Bertini, a nome di tutta la Giunta della Provincia di Perugia, ci uniamo alla città nel ricordare l’amico Renato e nell’augurare che, nel suo nome, la storia del Grifo continui a scrivere, come in queste ultime stagioni, pagine importanti per i tifosi e per la cittadinanza tutta”.