(Cittadino e Provincia) – Perugia, 12 maggio ‘25 – Riprendere un dialogo interrotto da tempo, affrontare in modo sinergico le sfide comuni, costruire una visione condivisa di sviluppo e, soprattutto, valorizzare il ruolo strategico dell’Italia Centrale come “cerniera” tra Nord e Sud del Paese.
È con questo spirito che si è svolto l’incontro online promosso dal presidente della Provincia di Perugia, Massimiliano Presciutti, al quale hanno partecipato i presidenti delle Province di Arezzo, Pesaro, Siena, Terni e Viterbo, riuniti con l’obiettivo di rilanciare un confronto istituzionale tanto necessario quanto atteso.
L’iniziativa ha rappresentato un primo passo concreto verso la costruzione di una rete di cooperazione tra territori appartenenti a quattro Regioni situate nel cuore dell’Italia e che sono chiamati ad affrontare quotidianamente problematiche simili, dalla gestione delle infrastrutture alla promozione dello sviluppo locale, dalla transizione ecologica alla coesione sociale.
L’incontro si è concluso con l’impegno comune a proseguire il confronto attraverso una serie di appuntamenti da tenersi nei diversi territori, con l’obiettivo di elaborare una proposta politica e amministrativa condivisa che ridia centralità alle Province e rafforzi la coesione tra le comunità dell’Italia di mezzo.
Il presidente della Provincia di Perugia, Massimiliano Presciutti, ha aperto l’incontro sottolineando l’importanza di avviare un rapporto basato sulla conoscenza reciproca e sulla necessità di riportare al centro del dibattito il ruolo e le funzioni delle Province: “Grazie per aver accolto il mio invito. Oggi facciamo insieme un primo e importante passo per conoscerci, confrontarci e tracciare un percorso comune. Le Province devono riacquistare il ruolo che gli spetta, e per farlo è necessario dotarle di competenze, strumenti e risorse adeguate, in modo da rispondere con efficacia alle esigenze delle nostre comunità, mantenendo un dialogo costante con le Regioni e con il Governo nazionale, anche attraverso l’azione dell’UPI”.
Nel corso dell’incontro, ogni partecipante ha espresso il proprio apprezzamento per l’iniziativa, condividendo la necessità di rafforzare la collaborazione tra Province e di rilanciare il loro ruolo istituzionale.
Ad aprire il giro di interventi, subito dopo l’introduzione del presidente Presciutti, è stata Agnese Carletti, presidente della Provincia di Siena, che ha dichiarato: “Ritengo molto importante aprire un confronto tra noi rappresentanti di un’area strategica come quella dell'Italia centrale. Se collaboriamo, possiamo offrire un contributo concreto allo sviluppo, penso in particolar modo al tema delle infrastrutture e portare riflessioni condivise al tavolo di UPI”.
Sulla stessa linea si è espresso anche il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino, Giuseppe Paolini: “Ringrazio per questa opportunità. Ritengo fondamentale che le Province del Centro Italia si incontrino con regolarità, almeno un paio di volte l’anno. Da qui può davvero ripartire un confronto utile a sollevare problematiche comuni e promuovere iniziative concrete, soprattutto per tutelare le aree interne e più svantaggiate, anche in chiave di sviluppo economico”.
Tra gli interventi, anche quello del presidente della Provincia di Viterbo, Alessandro Romoli, che ha sottolineato l’importanza della cooperazione interprovinciale per armonizzare le politiche territoriali: “Spesso emerge la necessità di sincronizzare i piani di investimento, in particolare su ambiti fondamentali come la viabilità e la rete scolastica. Rafforzare la collaborazione tra Province confinanti è strategico. Sosteniamo con convinzione questa iniziativa, che può aiutarci a cogliere opportunità concrete per migliorare le competenze che ci sono affidate”.
A confermare la volontà di rafforzare il peso e la funzionalità delle Province anche attraverso un confronto costante con le Regioni, è stato Francesco Maria Ferranti, vicepresidente della Provincia di Terni: “Abbiamo avviato un’interlocuzione con la Regione Umbria per valutare il possibile ritorno di alcune competenze che negli anni sono state sottratte alle Province. Per riorganizzare questi enti è fondamentale confrontarsi con regolarità e in modo condiviso. Apprezzo pienamente lo spirito dell’iniziativa, che va nella direzione di ridare dignità e valore all’attività delle Province, istituzioni tra le più antiche del nostro ordinamento. È tempo di riportare alle Province molte delle funzioni oggi in capo alle Regioni”.
Un ulteriore contributo è stato portato dal presidente della Provincia di Arezzo, Alessandro Polcri, che ha posto l’attenzione sul percorso di riforma istituzionale e sulle priorità operative: “L’idea di rilanciare l’Italia di mezzo mi piace: ci sono molte tematiche che ci accomunano e che meritano un confronto aperto. Per quanto riguarda la riforma delle Province, gran parte della legge Delrio è rimasta inapplicata, almeno in Toscana. Il vero nodo resta quello delle funzioni e, soprattutto, delle risorse necessarie per ricostruire un ente realmente operativo. Serve affrontare con chiarezza anche il tema dell’elezione diretta. Personalmente chiederei all’UPI di concentrarsi prima su una riorganizzazione efficace delle Province, per poi affrontare, in una seconda fase, la questione dell’elezione. Tra i temi prioritari da discutere insieme, segnalo quello del trasporto pubblico locale, centrale per i nostri territori”.
Oi25062.IC
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 12 maggio ‘25 – Riprendere un dialogo interrotto da tempo, affrontare in modo sinergico le sfide comuni, costruire una visione condivisa di sviluppo e, soprattutto, valorizzare il ruolo strategico dell’Italia Centrale come “cerniera” tra Nord e Sud del Paese.
È con questo spirito che si è svolto l’incontro online promosso dal presidente della Provincia di Perugia, Massimiliano Presciutti, al quale hanno partecipato i presidenti delle Province di Arezzo, Pesaro, Siena, Terni e Viterbo, riuniti con l’obiettivo di rilanciare un confronto istituzionale tanto necessario quanto atteso.
L’iniziativa ha rappresentato un primo passo concreto verso la costruzione di una rete di cooperazione tra territori appartenenti a quattro Regioni situate nel cuore dell’Italia e che sono chiamati ad affrontare quotidianamente problematiche simili, dalla gestione delle infrastrutture alla promozione dello sviluppo locale, dalla transizione ecologica alla coesione sociale.
L’incontro si è concluso con l’impegno comune a proseguire il confronto attraverso una serie di appuntamenti da tenersi nei diversi territori, con l’obiettivo di elaborare una proposta politica e amministrativa condivisa che ridia centralità alle Province e rafforzi la coesione tra le comunità dell’Italia di mezzo.
Il presidente della Provincia di Perugia, Massimiliano Presciutti, ha aperto l’incontro sottolineando l’importanza di avviare un rapporto basato sulla conoscenza reciproca e sulla necessità di riportare al centro del dibattito il ruolo e le funzioni delle Province: “Grazie per aver accolto il mio invito. Oggi facciamo insieme un primo e importante passo per conoscerci, confrontarci e tracciare un percorso comune. Le Province devono riacquistare il ruolo che gli spetta, e per farlo è necessario dotarle di competenze, strumenti e risorse adeguate, in modo da rispondere con efficacia alle esigenze delle nostre comunità, mantenendo un dialogo costante con le Regioni e con il Governo nazionale, anche attraverso l’azione dell’UPI”.
Nel corso dell’incontro, ogni partecipante ha espresso il proprio apprezzamento per l’iniziativa, condividendo la necessità di rafforzare la collaborazione tra Province e di rilanciare il loro ruolo istituzionale.
Ad aprire il giro di interventi, subito dopo l’introduzione del presidente Presciutti, è stata Agnese Carletti, presidente della Provincia di Siena, che ha dichiarato: “Ritengo molto importante aprire un confronto tra noi rappresentanti di un’area strategica come quella dell'Italia centrale. Se collaboriamo, possiamo offrire un contributo concreto allo sviluppo, penso in particolar modo al tema delle infrastrutture e portare riflessioni condivise al tavolo di UPI”.
Sulla stessa linea si è espresso anche il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino, Giuseppe Paolini: “Ringrazio per questa opportunità. Ritengo fondamentale che le Province del Centro Italia si incontrino con regolarità, almeno un paio di volte l’anno. Da qui può davvero ripartire un confronto utile a sollevare problematiche comuni e promuovere iniziative concrete, soprattutto per tutelare le aree interne e più svantaggiate, anche in chiave di sviluppo economico”.
Tra gli interventi, anche quello del presidente della Provincia di Viterbo, Alessandro Romoli, che ha sottolineato l’importanza della cooperazione interprovinciale per armonizzare le politiche territoriali: “Spesso emerge la necessità di sincronizzare i piani di investimento, in particolare su ambiti fondamentali come la viabilità e la rete scolastica. Rafforzare la collaborazione tra Province confinanti è strategico. Sosteniamo con convinzione questa iniziativa, che può aiutarci a cogliere opportunità concrete per migliorare le competenze che ci sono affidate”.
A confermare la volontà di rafforzare il peso e la funzionalità delle Province anche attraverso un confronto costante con le Regioni, è stato Francesco Maria Ferranti, vicepresidente della Provincia di Terni: “Abbiamo avviato un’interlocuzione con la Regione Umbria per valutare il possibile ritorno di alcune competenze che negli anni sono state sottratte alle Province. Per riorganizzare questi enti è fondamentale confrontarsi con regolarità e in modo condiviso. Apprezzo pienamente lo spirito dell’iniziativa, che va nella direzione di ridare dignità e valore all’attività delle Province, istituzioni tra le più antiche del nostro ordinamento. È tempo di riportare alle Province molte delle funzioni oggi in capo alle Regioni”.
Un ulteriore contributo è stato portato dal presidente della Provincia di Arezzo, Alessandro Polcri, che ha posto l’attenzione sul percorso di riforma istituzionale e sulle priorità operative: “L’idea di rilanciare l’Italia di mezzo mi piace: ci sono molte tematiche che ci accomunano e che meritano un confronto aperto. Per quanto riguarda la riforma delle Province, gran parte della legge Delrio è rimasta inapplicata, almeno in Toscana. Il vero nodo resta quello delle funzioni e, soprattutto, delle risorse necessarie per ricostruire un ente realmente operativo. Serve affrontare con chiarezza anche il tema dell’elezione diretta. Personalmente chiederei all’UPI di concentrarsi prima su una riorganizzazione efficace delle Province, per poi affrontare, in una seconda fase, la questione dell’elezione. Tra i temi prioritari da discutere insieme, segnalo quello del trasporto pubblico locale, centrale per i nostri territori”.
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