(Cittadino e Provincia) – Panicale, 27 maggio 2025 – E’ senza più ombra di dubbio un ritratto di Ascanio della Corgna l’opera appartenente alla Collezione di Mariottini del Comune di Panicale, per secoli considerata la riproduzione del volto del condottiero Antonio Grossi.
Terminata “l’operazione verità” sulla tela panicalese, promossa dal Lions Club Corciano, nella persona del suo presidente, lo storico Gianfranco Cialini, in collaborazione con l’Amministrazione comunale.
Sono stati presentati questa mattina, nella Sala consiliare di Panicale, alla presenza dei rappresentanti Lions e della vicesindaca Anna Buso, gli esiti delle indagini effettuate da parte della società restauratrice in beni culturali Coobec di Spoleto su un dipinto della collezione Mariottini.
Si tratta una tela che avrebbe dovuto rappresentare il condottiero di Panicale Antonio Grossi, ma nei lavori di restauro del quadro, effettuati dal restauratore Alberto Polidori negli anni 1996-98, emersero la scrittura originale con il nome di Ascanio della Corgna, l’anno 1571 e lo stemma della famiglia della Corgna. Come se a fine ‘700, al momento di realizzare la collezione Mariottini, fosse stato utilizzato un ritratto di Ascanio, cancellando il nome dello stesso e lo stemma e riaprendo l’occhio destro, perso in battaglia.
Ma per avere una conferma di questa ipotesi occorreva effettuare indagini accurate. E così il Lions Club Corciano Ascanio della Corgna, in accordo con il Comune di Panicale e la Soprintendenza ha commissionato un lavoro conoscitivo ad una società specializzata.
Il dipinto, traferito ai laboratori di Spoleto, è stato sottoposto nelle settimane scorse ad indagini multispettrali al fine di verificare le manomissioni subite nel corso dei secoli, fino all’utimo restauro.
Per questo scopo, come spiegato questa mattina dalla restauratrice Debora Napolitano sono state impiegate apparecchiature sofisticate che utilizzano il sistema di imaging multispettrale XpeCAM X02. Questo strumento permette di acquisire immagini in diverse bande spettrali, facilitando l’indagine non invasiva delle caratteristiche e dello stato di conservazione dell’opera. Una tecnologia che permette di evidenziare dettagli nascosti, alterazioni, sovrapposizioni e materiali sottostanti che non sono visibili ad occhio nudo. Come appunto in questo caso la scritta originaria del nome di Ascanio e il “ritocco” effettuato all’occhio destro del volto.
“Il risultato di queste analisi – ha commentato Cialini - costituisce un ultimo tassello delle ricerche su Ascanio della Corgna portate avanti dal 2004, anno di fondazione del Lions Club Corciano intitolato proprio a lui. Un percorso che si concluderà entro giugno con la sepoltura delle spoglie e una apposita pubblicazione”.
“Oggi torna nella sua collocazione naturale questa splendida opera – ha dichiarato la vicesindaca Anna Buso -. Rivolgiamo un grande ringraziamento a chi si è occupato della cura e restauro della tela. In maniera particolare al Lions Corciano nella figura del presidente che ha voluto fortemente questa opportunità e fare chiarezza sulla natura della tela. Oltre al sostegno morale c’è stato un sostegno anche economico dello stesso Lions”.
Ha partecipato alla conferenza stampa anche il secondo Vicegovernatore eletto del Distretto 108 L (Lazio, Umbria, Sardegna) Rolando Pannacci: “Il Club Corciano – ha detto - ha dimostrato tenacia, passione e impegno nell’inseguire questo successo. La nostra è una associazione che guarda al passato e al futuro e questa iniziativa rispecchia perfettamente la nostra missione”.
Presente anche la presidente di Coobec Spoleto, Antonella Filiani.
Panicale25015.ET
(Cittadino e Provincia) – Panicale, 27 maggio 2025 – E’ senza più ombra di dubbio un ritratto di Ascanio della Corgna l’opera appartenente alla Collezione di Mariottini del Comune di Panicale, per secoli considerata la riproduzione del volto del condottiero Antonio Grossi.
Terminata “l’operazione verità” sulla tela panicalese, promossa dal Lions Club Corciano, nella persona del suo presidente, lo storico Gianfranco Cialini, in collaborazione con l’Amministrazione comunale.
Sono stati presentati questa mattina, nella Sala consiliare di Panicale, alla presenza dei rappresentanti Lions e della vicesindaca Anna Buso, gli esiti delle indagini effettuate da parte della società restauratrice in beni culturali Coobec di Spoleto su un dipinto della collezione Mariottini.
Si tratta una tela che avrebbe dovuto rappresentare il condottiero di Panicale Antonio Grossi, ma nei lavori di restauro del quadro, effettuati dal restauratore Alberto Polidori negli anni 1996-98, emersero la scrittura originale con il nome di Ascanio della Corgna, l’anno 1571 e lo stemma della famiglia della Corgna. Come se a fine ‘700, al momento di realizzare la collezione Mariottini, fosse stato utilizzato un ritratto di Ascanio, cancellando il nome dello stesso e lo stemma e riaprendo l’occhio destro, perso in battaglia.
Ma per avere una conferma di questa ipotesi occorreva effettuare indagini accurate. E così il Lions Club Corciano Ascanio della Corgna, in accordo con il Comune di Panicale e la Soprintendenza ha commissionato un lavoro conoscitivo ad una società specializzata.
Il dipinto, traferito ai laboratori di Spoleto, è stato sottoposto nelle settimane scorse ad indagini multispettrali al fine di verificare le manomissioni subite nel corso dei secoli, fino all’utimo restauro.
Per questo scopo, come spiegato questa mattina dalla restauratrice Debora Napolitano sono state impiegate apparecchiature sofisticate che utilizzano il sistema di imaging multispettrale XpeCAM X02. Questo strumento permette di acquisire immagini in diverse bande spettrali, facilitando l’indagine non invasiva delle caratteristiche e dello stato di conservazione dell’opera. Una tecnologia che permette di evidenziare dettagli nascosti, alterazioni, sovrapposizioni e materiali sottostanti che non sono visibili ad occhio nudo. Come appunto in questo caso la scritta originaria del nome di Ascanio e il “ritocco” effettuato all’occhio destro del volto.
“Il risultato di queste analisi – ha commentato Cialini - costituisce un ultimo tassello delle ricerche su Ascanio della Corgna portate avanti dal 2004, anno di fondazione del Lions Club Corciano intitolato proprio a lui. Un percorso che si concluderà entro giugno con la sepoltura delle spoglie e una apposita pubblicazione”.
“Oggi torna nella sua collocazione naturale questa splendida opera – ha dichiarato la vicesindaca Anna Buso -. Rivolgiamo un grande ringraziamento a chi si è occupato della cura e restauro della tela. In maniera particolare al Lions Corciano nella figura del presidente che ha voluto fortemente questa opportunità e fare chiarezza sulla natura della tela. Oltre al sostegno morale c’è stato un sostegno anche economico dello stesso Lions”.
Ha partecipato alla conferenza stampa anche il secondo Vicegovernatore eletto del Distretto 108 L (Lazio, Umbria, Sardegna) Rolando Pannacci: “Il Club Corciano – ha detto - ha dimostrato tenacia, passione e impegno nell’inseguire questo successo. La nostra è una associazione che guarda al passato e al futuro e questa iniziativa rispecchia perfettamente la nostra missione”.
Presente anche la presidente di Coobec Spoleto, Antonella Filiani.
Panicale25015.ET