(Cittadino e Provincia) 18 giugno ’12 - Nell’ultimo consiglio provinciale è stato approvato un ordine del giorno della 1^ commissione consiliare - a firma del presidente Capitani - che invita la Provincia ad assumere misure atte a salvaguardare e tutelare l’utilizzo dei pozzi ad uso idropotabile. L’ordine del giorno della commissione prendeva spunto da una mozione presentata dal capogruppo Bastioli che chiedeva maggiori controlli e interventi sui pozzi pubblici e privati, anche a seguito dei casi di inquinamento che avevano colpito alcune falde della zona folignate. Grande la soddisfazione di Bastioli (Socialisti Riformisti) e Capitani (Partito Democratico) per l’approvazione unanime del documento – sostenuto anche dalla minoranza, con l’intervento del cosnigliere del Pdl Andreani - che invita la Provincia ad attivare un tavolo politico-tecnico con tutti i soggetti interessati (Comuni, Provincia, Regione, Asl, Arpa) che sia in grado di monitorare costantemente la qualità delle acque del bacino idrico interessato da forme di inquinamento nel territorio provinciale e coordinare le eventuali misure da adottare. “Il Tavolo dovrà inoltre fornire informazioni chiare – continuano i Bastioli - ai cittadini utenti per un corretto utilizzo delle acque emunte dai pozzi privati ad uso domestico ed extradomestico, chiedere un intervento urgente degli ATI che, attraverso i propri piani d’ambito, possano fornire tramite acquedotto pubblico acqua a tutti i cittadini, in particolar modo a quelli sprovvisti e ricadenti all’interno delle aree che hanno criticità legate ai fenomeni di inquinamento nelle zone accertate e/o in fase di monitoraggio e prevedere fin da subito impianti di potabilizzazione dei pozzi pubblici ad uso idropotabile che attingono acqua dagli acquiferi alluvionali, fortemente vulnerabili all’inquinamento antropico. Infine si chiede di sollecitare la Regione dell’Umbria al fine di accelerare l’adozione del Regolamento Regionale sulle Aree di Salvaguardia per le acque destinate al consumo umano e promuovere una fattiva collaborazione tra Regione dell’Umbria e ATI al fine di poter reperire fondi specifici attraverso i quali, una volta individuate le priorità di intervento, finanziare progetti per risolvere le problematiche sopra riportate. Ricordiamo che nel corso del 2011 il Comune di Foligno ha emesso ordinanze di divieto di irrigazione a causa dell’inquinamento di pozzi nell’area nord di Foligno e presso la località La Paciana e che ad inizio 2012, un nuovo caso di inquinamento, con valori superiori alla soglia di contaminazione, è stato rilevato presso l’abitato di San Giovanni Profiamma, con conseguente nuova ordinanza di divieto di irrigazione. Dai dati sui monitoraggi sugli acquiferi alluvionali principali effettuati da ARPA Umbria sono state constatate delle criticità non solo su una, ma su tre aree ben distinte e definite dell’area folignate e all’interno delle aree sulle quali sono state riscontrate criticita sono presenti sia pozzi privati ad uso domestico e/o extradomestico che pozzi pubblici ad uso idropotabile che alimentano gli acquedotti per il consumo umano; La situazione di emergenza emersa nell’area folignate può essere estesa anche all’interno di aree di altri Comuni della Provincia di Perugia quali ad esempio Bastia, Assisi, Gubbio, Città di Castello, Spoleto, in quanto i dati emersi dai monitoraggi periodici fanno emergere valori a rischio su alcuni parametri specifici e, seguito di tale emergenza sono stati previsti piani di controllo congiunti tra Comune, Asl ed Arpa regionale per cui si è ritenuto necessario, con il documento approvato, un coinvolgimento diretto della Provincia di Perugia in quest’azione di monitoraggio e prevenzione”.
Gc12231.DB
(Cittadino e Provincia) 18 giugno ’12 - Nell’ultimo consiglio provinciale è stato approvato un ordine del giorno della 1^ commissione consiliare - a firma del presidente Capitani - che invita la Provincia ad assumere misure atte a salvaguardare e tutelare l’utilizzo dei pozzi ad uso idropotabile. L’ordine del giorno della commissione prendeva spunto da una mozione presentata dal capogruppo Bastioli che chiedeva maggiori controlli e interventi sui pozzi pubblici e privati, anche a seguito dei casi di inquinamento che avevano colpito alcune falde della zona folignate. Grande la soddisfazione di Bastioli (Socialisti Riformisti) e Capitani (Partito Democratico) per l’approvazione unanime del documento – sostenuto anche dalla minoranza, con l’intervento del cosnigliere del Pdl Andreani - che invita la Provincia ad attivare un tavolo politico-tecnico con tutti i soggetti interessati (Comuni, Provincia, Regione, Asl, Arpa) che sia in grado di monitorare costantemente la qualità delle acque del bacino idrico interessato da forme di inquinamento nel territorio provinciale e coordinare le eventuali misure da adottare. “Il Tavolo dovrà inoltre fornire informazioni chiare – continuano i Bastioli - ai cittadini utenti per un corretto utilizzo delle acque emunte dai pozzi privati ad uso domestico ed extradomestico, chiedere un intervento urgente degli ATI che, attraverso i propri piani d’ambito, possano fornire tramite acquedotto pubblico acqua a tutti i cittadini, in particolar modo a quelli sprovvisti e ricadenti all’interno delle aree che hanno criticità legate ai fenomeni di inquinamento nelle zone accertate e/o in fase di monitoraggio e prevedere fin da subito impianti di potabilizzazione dei pozzi pubblici ad uso idropotabile che attingono acqua dagli acquiferi alluvionali, fortemente vulnerabili all’inquinamento antropico. Infine si chiede di sollecitare la Regione dell’Umbria al fine di accelerare l’adozione del Regolamento Regionale sulle Aree di Salvaguardia per le acque destinate al consumo umano e promuovere una fattiva collaborazione tra Regione dell’Umbria e ATI al fine di poter reperire fondi specifici attraverso i quali, una volta individuate le priorità di intervento, finanziare progetti per risolvere le problematiche sopra riportate. Ricordiamo che nel corso del 2011 il Comune di Foligno ha emesso ordinanze di divieto di irrigazione a causa dell’inquinamento di pozzi nell’area nord di Foligno e presso la località La Paciana e che ad inizio 2012, un nuovo caso di inquinamento, con valori superiori alla soglia di contaminazione, è stato rilevato presso l’abitato di San Giovanni Profiamma, con conseguente nuova ordinanza di divieto di irrigazione. Dai dati sui monitoraggi sugli acquiferi alluvionali principali effettuati da ARPA Umbria sono state constatate delle criticità non solo su una, ma su tre aree ben distinte e definite dell’area folignate e all’interno delle aree sulle quali sono state riscontrate criticita sono presenti sia pozzi privati ad uso domestico e/o extradomestico che pozzi pubblici ad uso idropotabile che alimentano gli acquedotti per il consumo umano; La situazione di emergenza emersa nell’area folignate può essere estesa anche all’interno di aree di altri Comuni della Provincia di Perugia quali ad esempio Bastia, Assisi, Gubbio, Città di Castello, Spoleto, in quanto i dati emersi dai monitoraggi periodici fanno emergere valori a rischio su alcuni parametri specifici e, seguito di tale emergenza sono stati previsti piani di controllo congiunti tra Comune, Asl ed Arpa regionale per cui si è ritenuto necessario, con il documento approvato, un coinvolgimento diretto della Provincia di Perugia in quest’azione di monitoraggio e prevenzione”.
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