Bevagna - Mercato delle Gaite - "una festa splendida, che sa guardare dentro se stessa"
Il Presidente Guasticchi, nel sottolineare l'importanza del Mercato delle Gaite di Bevagna, ha dichiarato che “ci si muove nel mondo dei simboli, ci si veste di panni medievali, si replica in qualche modo una scena vissuta e abbondantemente tramontata. Ma, acquisito e apprezzato tutto questo sul piano del godimento che l’atmosfera medievale continua a dare a ciascuno di noi, le “Gaite” di Bevagna hanno il potere di insegnarci sempre, di nuovo, qualcosa: una manualità, un modo di essere, una propensione a inquadrare la vita dentro coordinate fatte di naturale collaborazione e di immediato scambio di saperi, una certa trasmissione di competenze e di bravure in molti campi della produzione. Che sia il tintore o il fabbrichiere, l’attività del torcitoio o della fusione delle campane, noi, vivendo l’atmosfera delle “Gaite”, inevitabilmente partiamo da Bevagna avendo appreso, nel deposito più sotterraneo e sicuro del nostro apparato culturale, nozioni e modi di fare che, anche se non ci torneranno utili in nessuna nostra applicazione particolare, incrementeranno il senso di una coscienza “buona” di fronte al “mercato”, anzi ci faranno apparire “buono” lo stesso “mercato” e la parola che lo oggettiva. Le “Gaite” sono una festa splendida, che sa guardare dentro se stessa, come prova il Concorso fotografico che, nelle ultime edizioni, ha permesso alla manifestazione di crearsi un archivio di tutto rispetto”.
“Come tutte le iniziative che formano il programma di dieci giorni di festa, esso è una prova che mette in competizione veri esperti e semplici appassionati. Questo è, in definitiva, il segreto più autentico che spiega il grande successo delle Gaite, quello che fa dare alla Provincia di Perugia la più elogiativa valutazione dell’intera formula. A Bevagna, durante la Gaite, tutti, infatti, sono in profonda competizione contro tutti, i vecchi rioni esistono apposta per dichiararsi e provarsi l’uno più bravo dell’altro in qualcosa: dal “mercato” ai “mestieri”, dalla “gastronomia” al “tiro con l’arco”. Eppure, chiunque ritornerà da Bevagna dopo averci passato qualche ora per vivere l’intero evento delle “Gaite”, sicuramente non porterà con sé l’immagine di un popolo che si contende qualcosa, ma il quadro di persone che sfidano se stesse ad incrementare la ricchezza, materiale e spirituale, della loro città, quella che hanno ereditato e quella che costruiscono”.
Il Presidente Guasticchi, nel sottolineare l'importanza del Mercato delle Gaite di Bevagna, ha dichiarato che “ci si muove nel mondo dei simboli, ci si veste di panni medievali, si replica in qualche modo una scena vissuta e abbondantemente tramontata. Ma, acquisito e apprezzato tutto questo sul piano del godimento che l’atmosfera medievale continua a dare a ciascuno di noi, le “Gaite” di Bevagna hanno il potere di insegnarci sempre, di nuovo, qualcosa: una manualità, un modo di essere, una propensione a inquadrare la vita dentro coordinate fatte di naturale collaborazione e di immediato scambio di saperi, una certa trasmissione di competenze e di bravure in molti campi della produzione. Che sia il tintore o il fabbrichiere, l’attività del torcitoio o della fusione delle campane, noi, vivendo l’atmosfera delle “Gaite”, inevitabilmente partiamo da Bevagna avendo appreso, nel deposito più sotterraneo e sicuro del nostro apparato culturale, nozioni e modi di fare che, anche se non ci torneranno utili in nessuna nostra applicazione particolare, incrementeranno il senso di una coscienza “buona” di fronte al “mercato”, anzi ci faranno apparire “buono” lo stesso “mercato” e la parola che lo oggettiva. Le “Gaite” sono una festa splendida, che sa guardare dentro se stessa, come prova il Concorso fotografico che, nelle ultime edizioni, ha permesso alla manifestazione di crearsi un archivio di tutto rispetto”.
“Come tutte le iniziative che formano il programma di dieci giorni di festa, esso è una prova che mette in competizione veri esperti e semplici appassionati. Questo è, in definitiva, il segreto più autentico che spiega il grande successo delle Gaite, quello che fa dare alla Provincia di Perugia la più elogiativa valutazione dell’intera formula. A Bevagna, durante la Gaite, tutti, infatti, sono in profonda competizione contro tutti, i vecchi rioni esistono apposta per dichiararsi e provarsi l’uno più bravo dell’altro in qualcosa: dal “mercato” ai “mestieri”, dalla “gastronomia” al “tiro con l’arco”. Eppure, chiunque ritornerà da Bevagna dopo averci passato qualche ora per vivere l’intero evento delle “Gaite”, sicuramente non porterà con sé l’immagine di un popolo che si contende qualcosa, ma il quadro di persone che sfidano se stesse ad incrementare la ricchezza, materiale e spirituale, della loro città, quella che hanno ereditato e quella che costruiscono”.