"La guida di mons. Paglia non mancherà di farsi sentire in questo momento di disorientamento culturale e morale"
Guasticchi si congratula con mons. Paglia che lascia l'Umbria per un nuovo incarico
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Il Presidente Guasticchi ha dichiarato:
“Mons. Vincenzo Paglia lascia l'incarico di vescovo di Terni-Narni-Amelia. Non possiamo non gioire con lui per l'importantissimo incarico al quale è stato chiamato a Roma: in un momento storico di grande disorientamento culturale e morale, la guida che mons. Paglia saprà imprimere al Pontificio Consiglio per la Famiglia non mancherà di farsi sentire, presto e con una originalità di stile che rasserenerà credenti e non credenti”.
“Le nostre felicitazioni riguardano, in pari tempo, la dignità di arcivescovo alla quale il presule è stato elevato. Accanto ai sentimenti di gioia si manifestano in noi, inevitabili, le considerazioni sull'allontanamento di mons. Paglia dalla guida della chiesa umbra. Se è la comunità ecclesiale, in prima battuta, a trovarsi priva di un'intelligenza e di un'umanità di indiscusso prestigio, è, per estensione, tutta la collettività umbra a sentirsi coinvolta in questo accadimento. La Provincia di Perugia, essa stessa, ha imbastito negli ultimi due anni un dialogo molto proficuo con mons. Paglia, nostro ospite nella residenza di Piazza d'Italia. Qui, al termine di incontri molto franchi e produttivi, egli ha lasciato messaggi di unità e di auspicio di crescita dell'intera Umbria, sul cui spirito si fonda molta parte del nostro dialogo con le istituzioni umbre. Mons Paglia ci ha fatto capire come l'impegno dei cattolici in politica trovi proprio nelle istituzioni locali un campo in cui non c'è spazio per fughe di nessun tipo, ma solo la continuità di un'esperienza senza veli e senza reticenze, a contatto diretto con esigenze e problemi che la comunità manifesta con estrema radicalità. Così il dialogo può fondarsi su basi certe e ripartire da esse, in ogni momento di crisi e di stallo”.
“A questi richiami alla coscienza di ognuno di noi che mons. Paglia ha voluto indirizzarci ci rifaremo in ogni momento in cui la spinta delle comunità locali sarà più forte e animata da problemi molto vivi”.
modificato il 07/12/2020
Il Presidente Guasticchi ha dichiarato:
“Mons. Vincenzo Paglia lascia l'incarico di vescovo di Terni-Narni-Amelia. Non possiamo non gioire con lui per l'importantissimo incarico al quale è stato chiamato a Roma: in un momento storico di grande disorientamento culturale e morale, la guida che mons. Paglia saprà imprimere al Pontificio Consiglio per la Famiglia non mancherà di farsi sentire, presto e con una originalità di stile che rasserenerà credenti e non credenti”.
“Le nostre felicitazioni riguardano, in pari tempo, la dignità di arcivescovo alla quale il presule è stato elevato. Accanto ai sentimenti di gioia si manifestano in noi, inevitabili, le considerazioni sull'allontanamento di mons. Paglia dalla guida della chiesa umbra. Se è la comunità ecclesiale, in prima battuta, a trovarsi priva di un'intelligenza e di un'umanità di indiscusso prestigio, è, per estensione, tutta la collettività umbra a sentirsi coinvolta in questo accadimento. La Provincia di Perugia, essa stessa, ha imbastito negli ultimi due anni un dialogo molto proficuo con mons. Paglia, nostro ospite nella residenza di Piazza d'Italia. Qui, al termine di incontri molto franchi e produttivi, egli ha lasciato messaggi di unità e di auspicio di crescita dell'intera Umbria, sul cui spirito si fonda molta parte del nostro dialogo con le istituzioni umbre. Mons Paglia ci ha fatto capire come l'impegno dei cattolici in politica trovi proprio nelle istituzioni locali un campo in cui non c'è spazio per fughe di nessun tipo, ma solo la continuità di un'esperienza senza veli e senza reticenze, a contatto diretto con esigenze e problemi che la comunità manifesta con estrema radicalità. Così il dialogo può fondarsi su basi certe e ripartire da esse, in ogni momento di crisi e di stallo”.
“A questi richiami alla coscienza di ognuno di noi che mons. Paglia ha voluto indirizzarci ci rifaremo in ogni momento in cui la spinta delle comunità locali sarà più forte e animata da problemi molto vivi”.
modificato il 07/12/2020