Primo appuntamento sabato 3 maggio all’Auditorium San Fedele. Si parlerà di Serafina Brunelli
(Cittadino e Provincia) – Montone, 30 aprile ‘25 – In occasione dell’Anno Giubilare, il Comune di Montone, StoricaMente A.R.I.e.S. e la Parrocchia di San Gregorio Magno presentano un’edizione speciale di StoricaMente Montone 2025: un ciclo di conferenze che, da maggio a settembre, guiderà i partecipanti in un affascinante viaggio alla scoperta della storia spirituale del borgo. Il primo appuntamento, dedicato a “Serafina Brunelli fra mistica e profezia”, si terrà sabato 3 maggio all’Auditorium San Fedele, alle ore 16.30. Relatore della mattinata sarà il prof. Elvio Ciferri.
Montone e l’idea delle conferenze
Montone, custode della preziosa reliquia della Santa Spina, è da secoli un crocevia di fede e cultura. Un tempo sede vescovile, il borgo vanta una profonda e stratificata tradizione religiosa con importanti insediamenti francescani, maschili e femminili, fuori e dentro le mura e dell'ordine femminile benedettino. Le tracce di questo passato sacro si leggono ancora oggi nei silenzi delle antiche pietre, nelle architetture che punteggiano il borgo e nell’identità viva della sua comunità.
Durante le conferenze saranno analizzate figure spirituali di grande rilievo per Montone, come San Gregorio, Patrono al quale è intitolata la parrocchia, Sant'Albertino e Serafina Brunelli.
Questi approfondimenti, patrocinati dal Giubileo 2025, sono la prova dell'inestimabile valore del patrimonio religioso, culturale e documentale di Montone.
Approfondimenti sul primo appuntamento del 3 maggio, la storia di Serafina Brunelli
Elisabetta, figlia di Angelo Brunelli e di sua moglie Giulia, nacque alla Fratta (oggi Umbertide) in provincia di Perugia, il 9 luglio 1659. All’età di sedici anni, rimasta orfana di madre, venne corteggiata da un giovane, del quale si innamorò perdutamente. Questi arrivò anche a chiederla in sposa, ma il padre ed il fratello di lei non ne vollero sapere ed Elisabetta venne affidata, per sicurezza, in qualità di educanda, al Monastero di Santa Caterina di Montone, al quale fu accompagnata nel 1676. Pur desiderando, probabilmente per ripicca, di diventare monaca, non rinunciò agli spasimanti, tanto che una volta fu vista parlare con un giovane. Fu sul punto di essere cacciata dal monastero, quando, scusatasi, ci si accontentò di una pubblica penitenza in refettorio. Con un altro giovane ebbe uno scambio epistolare, ed un altro spasimante si spinse fino a farle la serenata sotto le finestre del monastero. Per raggiungere il suo intento di essere corteggiata, pregò perfino la Madonna, ma un giorno si sentì rispondere internamente: “Come presumi di ricevere grazie da Dio, tu che tanto lo offendi con le tue vanità ed amori?” Fu questo l’inizio della conversione della giovane Elisabetta, che da questo momento mutò totalmente vita. Vestì l’abito benedettino come conversa, prendendo il nome di Teresa Serafina. Col tempo crebbe la fama dei favori a lei concessi da Dio. Serafina fu protagonista di fenomeni mistici straordinari, come estasi, trasverberazione, visioni, levitazione. Fu amica e corrispondente di Santa Veronica Giuliani, abbadessa delle Cappuccine di Città di Castello. Quello che più stupiva in Serafina fu lo straordinario spirito di profezia. L’enorme quantità di scritti, un vero e proprio diario spirituale, con le visioni allegoriche e profetiche solo in parte finora verificatesi, é ancor oggi in gran parte inedito, ed i manoscritti sono sparsi in archivi privati ed ecclesiastici. Fra le sue sconvolgenti profezie basti ricordare la caduta della monarchia in Francia e l’avvento di un grande imperatore che avrebbe fatto tremare il mondo. Poetessa, è stata ed è anche una sorta di “madre spirituale” per tutti coloro che l’hanno avvicinata durante la sua vita, e per coloro che si sono accostati ai suoi scritti nel corso dei secoli. Morì il 2 ottobre 1729, ed il suo corpo fu sepolto con ogni onore, e quasi di nascosto, nella Chiesa di San Fedele di Montone, per il grande afflusso di gente che ne richiedeva reliquie. Dopo la sua morte le consorelle ed i molti suoi devoti, raccolsero le testimonianze e gli scritti di Serafina, in vista di un processo di beatificazione. Nel 1828 si tentò di fare la ricognizione canonica delle reliquie della Serva di Dio, ma il corpo non venne ritrovato nella sepoltura originaria, forse trafugato o nascosto durante le invasioni francesi. Il vescovo Giovanni Muzi nel 1844 la incluse ufficialmente nell’elenco dei Servi di Dio della diocesi di Città di Castello. Le vicende del monastero, che fu soppresso più volte nel corso dei secoli, fino alla sua definitiva estinzione nel 1953, non consentirono di portare avanti il processo di beatificazione. Solo di recente si è riacceso l’interesse per questa straordinaria figura, e alcuni dei suoi scritti sono stati finalmente pubblicati. La Serva di Dio Serafina Brunelli viene commemorata il 2 ottobre, giorno della sua nascita al Cielo.
Montone25018.IC
(Cittadino e Provincia) – Montone, 30 aprile ‘25 – In occasione dell’Anno Giubilare, il Comune di Montone, StoricaMente A.R.I.e.S. e la Parrocchia di San Gregorio Magno presentano un’edizione speciale di StoricaMente Montone 2025: un ciclo di conferenze che, da maggio a settembre, guiderà i partecipanti in un affascinante viaggio alla scoperta della storia spirituale del borgo. Il primo appuntamento, dedicato a “Serafina Brunelli fra mistica e profezia”, si terrà sabato 3 maggio all’Auditorium San Fedele, alle ore 16.30. Relatore della mattinata sarà il prof. Elvio Ciferri.
Montone e l’idea delle conferenze
Montone, custode della preziosa reliquia della Santa Spina, è da secoli un crocevia di fede e cultura. Un tempo sede vescovile, il borgo vanta una profonda e stratificata tradizione religiosa con importanti insediamenti francescani, maschili e femminili, fuori e dentro le mura e dell'ordine femminile benedettino. Le tracce di questo passato sacro si leggono ancora oggi nei silenzi delle antiche pietre, nelle architetture che punteggiano il borgo e nell’identità viva della sua comunità.
Durante le conferenze saranno analizzate figure spirituali di grande rilievo per Montone, come San Gregorio, Patrono al quale è intitolata la parrocchia, Sant'Albertino e Serafina Brunelli.
Questi approfondimenti, patrocinati dal Giubileo 2025, sono la prova dell'inestimabile valore del patrimonio religioso, culturale e documentale di Montone.
Approfondimenti sul primo appuntamento del 3 maggio, la storia di Serafina Brunelli
Elisabetta, figlia di Angelo Brunelli e di sua moglie Giulia, nacque alla Fratta (oggi Umbertide) in provincia di Perugia, il 9 luglio 1659. All’età di sedici anni, rimasta orfana di madre, venne corteggiata da un giovane, del quale si innamorò perdutamente. Questi arrivò anche a chiederla in sposa, ma il padre ed il fratello di lei non ne vollero sapere ed Elisabetta venne affidata, per sicurezza, in qualità di educanda, al Monastero di Santa Caterina di Montone, al quale fu accompagnata nel 1676. Pur desiderando, probabilmente per ripicca, di diventare monaca, non rinunciò agli spasimanti, tanto che una volta fu vista parlare con un giovane. Fu sul punto di essere cacciata dal monastero, quando, scusatasi, ci si accontentò di una pubblica penitenza in refettorio. Con un altro giovane ebbe uno scambio epistolare, ed un altro spasimante si spinse fino a farle la serenata sotto le finestre del monastero. Per raggiungere il suo intento di essere corteggiata, pregò perfino la Madonna, ma un giorno si sentì rispondere internamente: “Come presumi di ricevere grazie da Dio, tu che tanto lo offendi con le tue vanità ed amori?” Fu questo l’inizio della conversione della giovane Elisabetta, che da questo momento mutò totalmente vita. Vestì l’abito benedettino come conversa, prendendo il nome di Teresa Serafina. Col tempo crebbe la fama dei favori a lei concessi da Dio. Serafina fu protagonista di fenomeni mistici straordinari, come estasi, trasverberazione, visioni, levitazione. Fu amica e corrispondente di Santa Veronica Giuliani, abbadessa delle Cappuccine di Città di Castello. Quello che più stupiva in Serafina fu lo straordinario spirito di profezia. L’enorme quantità di scritti, un vero e proprio diario spirituale, con le visioni allegoriche e profetiche solo in parte finora verificatesi, é ancor oggi in gran parte inedito, ed i manoscritti sono sparsi in archivi privati ed ecclesiastici. Fra le sue sconvolgenti profezie basti ricordare la caduta della monarchia in Francia e l’avvento di un grande imperatore che avrebbe fatto tremare il mondo. Poetessa, è stata ed è anche una sorta di “madre spirituale” per tutti coloro che l’hanno avvicinata durante la sua vita, e per coloro che si sono accostati ai suoi scritti nel corso dei secoli. Morì il 2 ottobre 1729, ed il suo corpo fu sepolto con ogni onore, e quasi di nascosto, nella Chiesa di San Fedele di Montone, per il grande afflusso di gente che ne richiedeva reliquie. Dopo la sua morte le consorelle ed i molti suoi devoti, raccolsero le testimonianze e gli scritti di Serafina, in vista di un processo di beatificazione. Nel 1828 si tentò di fare la ricognizione canonica delle reliquie della Serva di Dio, ma il corpo non venne ritrovato nella sepoltura originaria, forse trafugato o nascosto durante le invasioni francesi. Il vescovo Giovanni Muzi nel 1844 la incluse ufficialmente nell’elenco dei Servi di Dio della diocesi di Città di Castello. Le vicende del monastero, che fu soppresso più volte nel corso dei secoli, fino alla sua definitiva estinzione nel 1953, non consentirono di portare avanti il processo di beatificazione. Solo di recente si è riacceso l’interesse per questa straordinaria figura, e alcuni dei suoi scritti sono stati finalmente pubblicati. La Serva di Dio Serafina Brunelli viene commemorata il 2 ottobre, giorno della sua nascita al Cielo.
Montone25018.IC