(Cittadino e Provincia) – Perugia, 24 novembre '25 – Sarà presentato mercoledì 26 novembre alle ore 17 alla Biblioteca Ulisse di Tavernelle il libro di Francesca Silvestri “Figlie del silenzio”.
Dopo l’esordio in narrativa avvenuto nel 2022, la giornalista ed editor Francesca Silvestri è tornata in libreria con un nuovo romanzo sempre per Les Flâneurs Edizioni nella collana Montparnasse.
L’incontro di mercoledì, organizzato dalla Biblioteca Ulisse e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Panicale, vedrà la partecipazione di Giannermete Romani che dialogherà con l’autrice. Sono poi previsti gli interventi di Sergio Pasquandrea al pianoforte e Eleonora Antolini (voce).
IL LIBRO
Perché una donna finisce nell'oblio della memoria familiare? Che significato può avere il silenzio su una vicenda biografica, quella di Alaide, che ha attraversato tre generazioni di donne?
A queste domande cerca di dare una risposta Matilde, giovane archivista e sua discendente, che si mette quasi per caso sulle sue tracce, scoprendo una donna e poi un'artista profondamente inquieta che ha attraversato, con lucidità e dolorosa consapevolezza, la difficile condizione femminile del primo Novecento, portando alla luce vicende rimaste sepolte per anni nel silenzio, dietro le sbarre dei conventi o dei manicomi.
“La storia di Alaide Fabbrini, la protagonista di Figlie del silenzio, mi è stata raccontata diversi anni fa e mi ha subito molto incuriosito. Era piena di lacune e di ‘si dice’, ‘sembra’, ‘forse’ e altre incertezze a cui ho cercato di dare un senso attraverso la scrittura – ha spiegato l’autrice.
Era una donna, si dice molto bella, vissuta a cavallo tra due secoli (nata nel 1898 e morta nel 1929), scomparsa prematuramente e in circostanze poco chiare a soli 31 anni, subito dopo aver avuto il suo primo figlio. Ma la cosa che mi ha più intrigato è che di questa donna si erano inspiegabilmente perse le tracce, nella propria famiglia, con la morte dell'ultima delle sue pronipoti. Una storia strana e confusa che però, forse proprio perché oscura, mi ha coinvolto fin dall'inizio e mi ha portato a indagare e ad approfondire tematiche importanti, come la malattia mentale all'inizio del Novecento, ovviamente molto prima della legge Basaglia, e la facilità con cui le donne spesso venivano rinchiuse in manicomio o in convento per la loro stravaganza, cioè per una personalità che difficilmente rientrava in certi stereotipi”.
BIOGRAFIA
Francesca Silvestri è editor e giornalista. Nel 1996 ha fondato la casa editrice ali&no, di cui è attualmente direttrice editoriale, e nel 2020 il Premio Letterario Nazionale Clara Sereni, scrittrice con cui aveva a lungo collaborato, ricevendo la Medaglia del Presidente della Repubblica. Utilizza la scrittura in ambiti educativi e terapeutici, collabora con il blog Arufabetto e la rivista Noidonne. È autrice di racconti e curatrice di volumi, tra cui Il tavolo della memoria familiare. Intervista a Clara Sereni (ali&no, 2024). Ha esordito in narrativa con il romanzo L’arrocco (Les Flâneurs, 2022).
Panicale25039.ET
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 24 novembre '25 – Sarà presentato mercoledì 26 novembre alle ore 17 alla Biblioteca Ulisse di Tavernelle il libro di Francesca Silvestri “Figlie del silenzio”.
Dopo l’esordio in narrativa avvenuto nel 2022, la giornalista ed editor Francesca Silvestri è tornata in libreria con un nuovo romanzo sempre per Les Flâneurs Edizioni nella collana Montparnasse.
L’incontro di mercoledì, organizzato dalla Biblioteca Ulisse e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Panicale, vedrà la partecipazione di Giannermete Romani che dialogherà con l’autrice. Sono poi previsti gli interventi di Sergio Pasquandrea al pianoforte e Eleonora Antolini (voce).
IL LIBRO
Perché una donna finisce nell'oblio della memoria familiare? Che significato può avere il silenzio su una vicenda biografica, quella di Alaide, che ha attraversato tre generazioni di donne?
A queste domande cerca di dare una risposta Matilde, giovane archivista e sua discendente, che si mette quasi per caso sulle sue tracce, scoprendo una donna e poi un'artista profondamente inquieta che ha attraversato, con lucidità e dolorosa consapevolezza, la difficile condizione femminile del primo Novecento, portando alla luce vicende rimaste sepolte per anni nel silenzio, dietro le sbarre dei conventi o dei manicomi.
“La storia di Alaide Fabbrini, la protagonista di Figlie del silenzio, mi è stata raccontata diversi anni fa e mi ha subito molto incuriosito. Era piena di lacune e di ‘si dice’, ‘sembra’, ‘forse’ e altre incertezze a cui ho cercato di dare un senso attraverso la scrittura – ha spiegato l’autrice.
Era una donna, si dice molto bella, vissuta a cavallo tra due secoli (nata nel 1898 e morta nel 1929), scomparsa prematuramente e in circostanze poco chiare a soli 31 anni, subito dopo aver avuto il suo primo figlio. Ma la cosa che mi ha più intrigato è che di questa donna si erano inspiegabilmente perse le tracce, nella propria famiglia, con la morte dell'ultima delle sue pronipoti. Una storia strana e confusa che però, forse proprio perché oscura, mi ha coinvolto fin dall'inizio e mi ha portato a indagare e ad approfondire tematiche importanti, come la malattia mentale all'inizio del Novecento, ovviamente molto prima della legge Basaglia, e la facilità con cui le donne spesso venivano rinchiuse in manicomio o in convento per la loro stravaganza, cioè per una personalità che difficilmente rientrava in certi stereotipi”.
BIOGRAFIA
Francesca Silvestri è editor e giornalista. Nel 1996 ha fondato la casa editrice ali&no, di cui è attualmente direttrice editoriale, e nel 2020 il Premio Letterario Nazionale Clara Sereni, scrittrice con cui aveva a lungo collaborato, ricevendo la Medaglia del Presidente della Repubblica. Utilizza la scrittura in ambiti educativi e terapeutici, collabora con il blog Arufabetto e la rivista Noidonne. È autrice di racconti e curatrice di volumi, tra cui Il tavolo della memoria familiare. Intervista a Clara Sereni (ali&no, 2024). Ha esordito in narrativa con il romanzo L’arrocco (Les Flâneurs, 2022).
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