E' stato tra i suoi concittadini più generosi e umili
(Cittadino e Provincia) – Città della Pieve, 10 novembre 2025 – Il Comune di Città della Pieve rende omaggio a uno dei suoi cittadini più umili e generosi con l’intitolazione di una via a Ermete Stefanini (1882-1954), uomo semplice che, con il suo esempio quotidiano, seppe incarnare i valori più autentici della solidarietà. L’inaugurazione di Via Ermete Stefanini si terrà sabato 15 novembre 2025 alle ore 11:30, presso l’ex forno di famiglia in Via Generale Antonio Verri, luogo simbolico della sua storia e della memoria collettiva pievese.
Nato a Città della Pieve il 19 giugno 1882 da Antonio Stefanini e Lucia Boldrini, Ermete visse sempre nella sua città, in via Manni 3, dove costruì la sua vita insieme alla moglie Irma Taborgna, sposata nel 1910. Non fu un uomo pubblico e non cercò mai visibilità, ma è proprio per questo che il suo nome merita di essere ricordato: per la grandezza silenziosa dei suoi gesti nei momenti più duri della storia. Durante la Seconda Guerra Mondiale e negli anni difficili che seguirono, Ermete Stefanini offrì pane, pizza e generi alimentari a chi non ne aveva, senza mai chiedere nulla in cambio. Gesti semplici solo in apparenza, ma profondamente significativi in un’epoca in cui il pane rappresentava la vita, la dignità, la sopravvivenza.
Quel pane offerto a mani vuote era più di un aiuto materiale: era un atto di fiducia, un segno di resistenza umana e di appartenenza alla comunità. Chi lo ha conosciuto lo ricorda come un uomo discreto, laborioso e generoso, capace di condividere anche quando c’era poco, e di farlo nel silenzio, con la naturalezza di chi considera la solidarietà un dovere morale prima ancora che un gesto di benevolenza.
Con questa intitolazione, Città della Pieve sceglie di onorare non solo la memoria di un uomo, ma anche un modo di essere e di vivere la comunità. “Ricordare Ermete Stefanini – si legge in una nota del Comune - significa celebrare la forza dei gesti semplici e il valore dell’aiuto reciproco; significa tramandare alle nuove generazioni il messaggio che la vera grandezza risiede nell’umanità quotidiana, in quel “pane della solidarietà” che seppe donare senza clamore, ma con il cuore”.
Alla cerimonia interverranno le autorità istituzionali e religiose, i familiari e i conoscenti. Seguiranno la scopertura della targa dedicata e un momento di raccoglimento per rendere omaggio alla figura di un cittadino che, con la sua bontà silenziosa, ha lasciato un segno indelebile nella storia di Città della Pieve.
PIEVE25046.RED/ET
(Cittadino e Provincia) – Città della Pieve, 10 novembre 2025 – Il Comune di Città della Pieve rende omaggio a uno dei suoi cittadini più umili e generosi con l’intitolazione di una via a Ermete Stefanini (1882-1954), uomo semplice che, con il suo esempio quotidiano, seppe incarnare i valori più autentici della solidarietà. L’inaugurazione di Via Ermete Stefanini si terrà sabato 15 novembre 2025 alle ore 11:30, presso l’ex forno di famiglia in Via Generale Antonio Verri, luogo simbolico della sua storia e della memoria collettiva pievese.
Nato a Città della Pieve il 19 giugno 1882 da Antonio Stefanini e Lucia Boldrini, Ermete visse sempre nella sua città, in via Manni 3, dove costruì la sua vita insieme alla moglie Irma Taborgna, sposata nel 1910. Non fu un uomo pubblico e non cercò mai visibilità, ma è proprio per questo che il suo nome merita di essere ricordato: per la grandezza silenziosa dei suoi gesti nei momenti più duri della storia. Durante la Seconda Guerra Mondiale e negli anni difficili che seguirono, Ermete Stefanini offrì pane, pizza e generi alimentari a chi non ne aveva, senza mai chiedere nulla in cambio. Gesti semplici solo in apparenza, ma profondamente significativi in un’epoca in cui il pane rappresentava la vita, la dignità, la sopravvivenza.
Quel pane offerto a mani vuote era più di un aiuto materiale: era un atto di fiducia, un segno di resistenza umana e di appartenenza alla comunità. Chi lo ha conosciuto lo ricorda come un uomo discreto, laborioso e generoso, capace di condividere anche quando c’era poco, e di farlo nel silenzio, con la naturalezza di chi considera la solidarietà un dovere morale prima ancora che un gesto di benevolenza.
Con questa intitolazione, Città della Pieve sceglie di onorare non solo la memoria di un uomo, ma anche un modo di essere e di vivere la comunità. “Ricordare Ermete Stefanini – si legge in una nota del Comune - significa celebrare la forza dei gesti semplici e il valore dell’aiuto reciproco; significa tramandare alle nuove generazioni il messaggio che la vera grandezza risiede nell’umanità quotidiana, in quel “pane della solidarietà” che seppe donare senza clamore, ma con il cuore”.
Alla cerimonia interverranno le autorità istituzionali e religiose, i familiari e i conoscenti. Seguiranno la scopertura della targa dedicata e un momento di raccoglimento per rendere omaggio alla figura di un cittadino che, con la sua bontà silenziosa, ha lasciato un segno indelebile nella storia di Città della Pieve.
PIEVE25046.RED/ET