Il presidente della Provincia rilancia il ruolo degli enti locali e ricorda la Marcia Perugia-Assisi del 12 ottobre
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 9 settembre ‘25 – "Abbiamo bisogno di gesti concreti. Le buone intenzioni, da sole, non bastano più. La concretezza oggi richiede coraggio, azioni, e spesso anche la capacità di andare controcorrente, soprattutto in un momento in cui i governi, purtroppo, restano inerti". Con queste parole il presidente della Provincia di Perugia, Massimiliano Presciutti, è intervenuto questa mattina al forum "Sindaci in rete: dialogo e cooperazione tra Comuni italiani e palestinesi", in programma al teatro Pavone di Perugia. L'evento, organizzato da Anci Umbria e Felcos Umbria in collaborazione con Comune di Perugia e Anci Nazionale, è inserito nel calendario delle iniziative che vede una delegazione di amministratori palestinesi in Umbria, in occasione della restituzione dei risultati del progetto internazionale Land (Autorità locali in rete per lo sviluppo sostenibile). Un invito concreto alla costruzione di ponti tra comunità, alla promozione della pace attraverso il dialogo istituzionale e al riconoscimento del ruolo delle autonomie locali come motore di solidarietà internazionale.
"Gli enti locali – ha proseguito Presciutti – possono e devono assumere un ruolo di azione concreta. Non si tratta di sostituirsi ai governi, ma di fare la nostra parte, di dimostrare che un altro modo di stare nel mondo è possibile. Quando è nato il progetto LAND, il contesto era diverso. Era un altro mondo. Oggi, invece, dobbiamo avere il coraggio di cambiare prospettiva e agire”.
Il presidente ha poi sottolineato l'importanza di gesti simbolici che diventano sostanza, come l'esposizione della bandiera palestinese sui palazzi istituzionali in Umbria: "Non si tratta solo di un gesto formale, ma di un impegno concreto. Esporre la bandiera significa assumersi la responsabilità politica e morale di prendere posizione. Significa portare nei consigli comunali ordini del giorno per il riconoscimento dello Stato di Palestina. Non è vero che questi atti non contano: contano eccome. Resta e dovrebbe restare come elemento distintivo – ha aggiunto – il rapporto diretto tra gli enti locali: le progettualità condivise, le reti tra Comuni, sono la testimonianza concreta che l’impegno per la pace nasce nei territori e si nutre di relazioni, scambi e responsabilità comuni. Solo così possiamo alimentare una cultura della convivenza e della pace tra i popoli”.
Infine, anche un richiamo forte alla nostra storia e ai valori costituzionali: "Noi siamo un Paese che dovrebbe ricordare come la nostra Costituzione sia nata dalla sintesi alta tra posizioni diverse. I padri e le madri costituenti non erano tutti d’accordo, ma seppero costruire un ponte, un compromesso coraggioso, uniti dalla Resistenza contro un regime che perseguitava e uccideva chi la pensava in modo diverso. È da lì che viene la concretezza che oggi dobbiamo incarnare. Per questo – ha concluso – propongo di fare del prossimo 12 ottobre, giorno della Marcia della Pace Perugia-Assisi, un grande evento, forte, radicato nei territori, capace di parlare al mondo e di far sentire la voce di tutti i Comuni umbri e italiani uniti per la pace".
Oi25109.IC
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 9 settembre ‘25 – "Abbiamo bisogno di gesti concreti. Le buone intenzioni, da sole, non bastano più. La concretezza oggi richiede coraggio, azioni, e spesso anche la capacità di andare controcorrente, soprattutto in un momento in cui i governi, purtroppo, restano inerti". Con queste parole il presidente della Provincia di Perugia, Massimiliano Presciutti, è intervenuto questa mattina al forum "Sindaci in rete: dialogo e cooperazione tra Comuni italiani e palestinesi", in programma al teatro Pavone di Perugia. L'evento, organizzato da Anci Umbria e Felcos Umbria in collaborazione con Comune di Perugia e Anci Nazionale, è inserito nel calendario delle iniziative che vede una delegazione di amministratori palestinesi in Umbria, in occasione della restituzione dei risultati del progetto internazionale Land (Autorità locali in rete per lo sviluppo sostenibile). Un invito concreto alla costruzione di ponti tra comunità, alla promozione della pace attraverso il dialogo istituzionale e al riconoscimento del ruolo delle autonomie locali come motore di solidarietà internazionale.
"Gli enti locali – ha proseguito Presciutti – possono e devono assumere un ruolo di azione concreta. Non si tratta di sostituirsi ai governi, ma di fare la nostra parte, di dimostrare che un altro modo di stare nel mondo è possibile. Quando è nato il progetto LAND, il contesto era diverso. Era un altro mondo. Oggi, invece, dobbiamo avere il coraggio di cambiare prospettiva e agire”.
Il presidente ha poi sottolineato l'importanza di gesti simbolici che diventano sostanza, come l'esposizione della bandiera palestinese sui palazzi istituzionali in Umbria: "Non si tratta solo di un gesto formale, ma di un impegno concreto. Esporre la bandiera significa assumersi la responsabilità politica e morale di prendere posizione. Significa portare nei consigli comunali ordini del giorno per il riconoscimento dello Stato di Palestina. Non è vero che questi atti non contano: contano eccome. Resta e dovrebbe restare come elemento distintivo – ha aggiunto – il rapporto diretto tra gli enti locali: le progettualità condivise, le reti tra Comuni, sono la testimonianza concreta che l’impegno per la pace nasce nei territori e si nutre di relazioni, scambi e responsabilità comuni. Solo così possiamo alimentare una cultura della convivenza e della pace tra i popoli”.
Infine, anche un richiamo forte alla nostra storia e ai valori costituzionali: "Noi siamo un Paese che dovrebbe ricordare come la nostra Costituzione sia nata dalla sintesi alta tra posizioni diverse. I padri e le madri costituenti non erano tutti d’accordo, ma seppero costruire un ponte, un compromesso coraggioso, uniti dalla Resistenza contro un regime che perseguitava e uccideva chi la pensava in modo diverso. È da lì che viene la concretezza che oggi dobbiamo incarnare. Per questo – ha concluso – propongo di fare del prossimo 12 ottobre, giorno della Marcia della Pace Perugia-Assisi, un grande evento, forte, radicato nei territori, capace di parlare al mondo e di far sentire la voce di tutti i Comuni umbri e italiani uniti per la pace".
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