“Per un futuro in cui l’inclusione non sia più una concessione, ma un diritto strutturale”
(Cittadino e Provincia) – Roma, 4 giugno ‘24 – Il presidente della Provincia di Perugia e sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti oggi alla Camera dei Deputati insieme ad altri amministratori italiani per presentare la proposta di legge popolare sull’“Universal Design”.
Lanciata dal Forum nazionale “Disabilità, diversità, fragilità”, di cui anche Presciutti fa parte, la proposta mira a “rendere l’Italia accessibili a tutte e tutti”.
Al centro del disegno di legge, come spiega il presidente della Provincia, vi è il concetto di universal design, ovvero “progettare spazi, servizi, trasporti, percorsi educativi e sanitari pensando fin dall’inizio alla piena fruibilità di ogni persona, indipendentemente dalla propria condizione fisica, cognitiva e sociale”.
In sostanza la legge punta a eliminare tutte le barriere (architettoniche, sensoriali, culturali e digitali); rendere accessibili spazi pubblici, scuole, trasporti e servizi; introdurre figure come il diversity e disability manager e il lovegiver; riconoscere il ruolo dei cargiver e garantire l’autodeterminazione in ogni fase della vita; promuovere un nuovo linguaggio pubblico libero da pietismo e stereotipi.
“Una proposta concreta che parte dal basso – osserva Presciutti – per costruire un futuro in cui l’inclusione non sia più una concessione, ma un diritto strutturale. L’universal design non è dunque da concepire come un costo, ma come un investimento”.
OI25075.ET
(Cittadino e Provincia) – Roma, 4 giugno ‘24 – Il presidente della Provincia di Perugia e sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti oggi alla Camera dei Deputati insieme ad altri amministratori italiani per presentare la proposta di legge popolare sull’“Universal Design”.
Lanciata dal Forum nazionale “Disabilità, diversità, fragilità”, di cui anche Presciutti fa parte, la proposta mira a “rendere l’Italia accessibili a tutte e tutti”.
Al centro del disegno di legge, come spiega il presidente della Provincia, vi è il concetto di universal design, ovvero “progettare spazi, servizi, trasporti, percorsi educativi e sanitari pensando fin dall’inizio alla piena fruibilità di ogni persona, indipendentemente dalla propria condizione fisica, cognitiva e sociale”.
In sostanza la legge punta a eliminare tutte le barriere (architettoniche, sensoriali, culturali e digitali); rendere accessibili spazi pubblici, scuole, trasporti e servizi; introdurre figure come il diversity e disability manager e il lovegiver; riconoscere il ruolo dei cargiver e garantire l’autodeterminazione in ogni fase della vita; promuovere un nuovo linguaggio pubblico libero da pietismo e stereotipi.
“Una proposta concreta che parte dal basso – osserva Presciutti – per costruire un futuro in cui l’inclusione non sia più una concessione, ma un diritto strutturale. L’universal design non è dunque da concepire come un costo, ma come un investimento”.
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