Edilizia scolastica - La mannaia dei tagli blocca i progetti della Provincia
Crollo del 90% di investimenti in quattro anni: da 7 milioni a 723 mila euro
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(Cittadino e Provincia) – Perugia, 26 gennaio ’15 – Il patto di stabilità unitamente agli ultimi provvedimenti legislativi compromettono seriamente la possibilità di effettuare investimenti sul comparto dell'edilizia scolastica della Provincia di Perugia. Dal 2009 al 2014, infatti, si è registrato un crollo del 90%: si è passati dai quasi 7 milioni di euro del 2009 a 723 mila euro nel 2014. Questo dato si intreccia con l'impossibilità per l’ente di accendere mutui con la Cassa Depositi e Prestiti e questo significa che l’amministrazione provinciale può far fronte a tali spese solo con finanze proprie. A questo si deve aggiungere un calo vertiginoso, dal 2009 al 2010 dei contributi Stato e Regione passando dai poco più di 4 milioni di euro nel 2009 a zero nel 2014. Tuttavia uno spiraglio si intravede con la Legge Carrozza che è stata approvata dal Parlamento ma di cui si attendono i decreti attuativi. Questa consentirebbe l'accensione di mutui per una durata di 30 anni da parte dello Stato di un importo complessivo in tutta Italia di 850 milioni di euro e di conseguenza alla Provincia spetterebbero all'incirca 40 milioni di euro. Ricordiamo che le scuole di competenza della Provincia di Perugia sono dislocate 20 comuni per un totale di 108 edifici scolastici, di cui 64 di proprietà, 39 trasferiti dai Comuni in uso alla Provincia ai sensi della Legge 23/1996. Il totale di studenti è 28.767 per 1.323 classi formate. “Secondo una rilevazione effettuata dall'UPI Unione Province Italiane per il 2009 – ha affermato Giampiero Bondi, direttore dell'area Edilizia Scolastica della Provincia di Perugia -, le Province stesse sostenevano spese di funzionamento per gli edifici scolastici (riscaldamento, energia elettrica, manutenzione ordinaria, ecc.) pari a 346,00 euro per alunno. Le stesse spese sostenute dall'amministrazione perugina per il 2013 son risultate pari a 175 euro per alunno, vale a dire circa il 50% del dato rilevato dall'UPI quattro anni prima. Nonostante i continui e cospicui tagli e limiti finanziari (patto di stabilità) – ha proseguito – posti dal 2009 alla spesa pubblica, si può affermare che la Provincia di Perugia è riuscita comunque a garantire un buon livello di manutenzione e la sicurezza delle strutture scolastiche di competenza”.
Esp15001.RB
modificato il 07/12/2020
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 26 gennaio ’15 – Il patto di stabilità unitamente agli ultimi provvedimenti legislativi compromettono seriamente la possibilità di effettuare investimenti sul comparto dell'edilizia scolastica della Provincia di Perugia. Dal 2009 al 2014, infatti, si è registrato un crollo del 90%: si è passati dai quasi 7 milioni di euro del 2009 a 723 mila euro nel 2014. Questo dato si intreccia con l'impossibilità per l’ente di accendere mutui con la Cassa Depositi e Prestiti e questo significa che l’amministrazione provinciale può far fronte a tali spese solo con finanze proprie. A questo si deve aggiungere un calo vertiginoso, dal 2009 al 2010 dei contributi Stato e Regione passando dai poco più di 4 milioni di euro nel 2009 a zero nel 2014. Tuttavia uno spiraglio si intravede con la Legge Carrozza che è stata approvata dal Parlamento ma di cui si attendono i decreti attuativi. Questa consentirebbe l'accensione di mutui per una durata di 30 anni da parte dello Stato di un importo complessivo in tutta Italia di 850 milioni di euro e di conseguenza alla Provincia spetterebbero all'incirca 40 milioni di euro. Ricordiamo che le scuole di competenza della Provincia di Perugia sono dislocate 20 comuni per un totale di 108 edifici scolastici, di cui 64 di proprietà, 39 trasferiti dai Comuni in uso alla Provincia ai sensi della Legge 23/1996. Il totale di studenti è 28.767 per 1.323 classi formate. “Secondo una rilevazione effettuata dall'UPI Unione Province Italiane per il 2009 – ha affermato Giampiero Bondi, direttore dell'area Edilizia Scolastica della Provincia di Perugia -, le Province stesse sostenevano spese di funzionamento per gli edifici scolastici (riscaldamento, energia elettrica, manutenzione ordinaria, ecc.) pari a 346,00 euro per alunno. Le stesse spese sostenute dall'amministrazione perugina per il 2013 son risultate pari a 175 euro per alunno, vale a dire circa il 50% del dato rilevato dall'UPI quattro anni prima. Nonostante i continui e cospicui tagli e limiti finanziari (patto di stabilità) – ha proseguito – posti dal 2009 alla spesa pubblica, si può affermare che la Provincia di Perugia è riuscita comunque a garantire un buon livello di manutenzione e la sicurezza delle strutture scolastiche di competenza”.
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modificato il 07/12/2020