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Consiglio Aperto - Operazione verità su 'l'Italia senza le Province': tutti i numeri per capire

Guasticchi "Oggi la Provincia è una garanzia per il territorio, io sono fiero del ruolo che ricopro"

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Istituzione
  • Paragrafo

(Cittadino e Provincia – Perugia, 31 gennaio 2012) – Quale futuro senza le Province? Si è parlato di questo oggi pomeriggio durante un Consiglio aperto organizzato dalla Provincia di Perugia al Centro congressi Capitini. L’incontro, come è stato definito dal presidente della Provincia Marco Vinicio Guasticchi è stato un’operazione-verità, messa in campo dall’Upi (Unione Province Italiane). Tanti i presenti, provenienti dal mondo politico-istituzionale ma c’erano anche molti dipendenti dell’Ente. Tra i rappresentanti istituzionali Fabrizio Bracco in rappresentanza della presidente della Giunta regionale Catiuscia Marini e Wladimiro Boccali, presidente Anci. Il Consiglio perugino si è svolto simultaneamente con altri 107 Consigli, in tutta Italia. “Bisogna fare luce sui veri costi di questo Ente – ha spiegato Guasticchi nell’invitare la cittadinanza al Centro Capitini - sui servizi che rende ai cittadini, sull’utilità e il valore di questa Istituzione e sulle falsità riguardo i risparmi in caso di abrogazione, risparmi che sono evidentemente inesistenti”. Ecco alcune significative cifre: Il vero costo dell’Ente è di 113milioni di euro contro i 7 miliardi di enti intermedi non elettivi. Le Province rappresentano l’1,35% della spesa pubblica complessiva del Paese. Il personale politico nel 2010 era di 4mila unità, nel 2011 è stato ridotto del 55%, a 1774 amministratori. Basti pensare all’aggravio di costi che, in Umbria, si dovrebbe sopportare, in caso di soppressione, per il trasferimento del personale ad altri Enti: ci troveremmo davanti ad un aumento della spesa pubblica pari ad almeno il 25% in più che si avrebbe dal passaggio dei circa 56mila dipendenti provinciali alle Regioni e dal trasferimento di area vasta ai Comuni. Dopo l’apertura del presidente del Consiglio Provinciale Giacomo Leonelli che ha commemorato Oscar Luigi Scalfaro, Marco Vinicio Guasticchi nel suo intervento ha spiegato: “Questo non è un consiglio come tanti, dobbiamo dare soprattutto degli indirizzi ai nostri dipendenti. Nessuno sa bene che cosa facciano le Province oggi; errore di comunicazione? Forse, ma noi non facciamo front office, solo intensa attività sul territorio. Oggi la Provincia è una garanzia nella gestione e  controllo  del territorio, una sicurezza per gli edifici scolastici una opportunità per il mondo del lavoro. Perciò vado molto fiero del ruolo che ricopro e per lo stesso motivo mi duole particolarmente essere qui oggi a difendere la Provincia da una serie di attacchi convergenti, di natura mediatica prima di tutto, che si sono concretizzati nel cosiddetto decreto Salva-Italia. Forte è il dubbio di incostituzionalità: la nuova formulazione delle Province come enti di secondo livello, con consiglieri espressi dagli stessi consigli comunali su cui la Provincia esercita un ruolo di indirizzo e coordinamento, non risponde certo al principio di autonomia. In Italia il vero pozzo nero delle spese per amministratori, paradossalmente non è da attribuire a rappresentanti democraticamente eletti, ma alla marea di aziende, società ed enti strumentali (circa 7.000) che occupano complessivamente, nei consigli di amministrazione, circa 24 mila nominati per una spesa pubblica di 2.5 miliardi. L’Università Bocconi ha rilevato che le Province effettuano solo il 4,5% della spesa corrente di Regioni ed enti locali, ma realizzano il doppio (9%) della spesa per investimenti. Ma parliamo di ciò che abbiamo progettato per una Provincia dinamica: fino ad oggi, sono stati attivati gli Sportelli Polifunzionali di Perugia, Foligno, Città di Castello, Umbertide e Marciano; di prossima apertura Spoleto, Gubbio e Bastia Umbra. In programma Passignano sul Trasimeno, Città della Pieve, Corciano, Todi, Gualdo Tadino, Norcia. Si tratta di “Sportelli Polifunzionali”, in cui far convergere organicamente gli Sportelli del Cittadino, gli Sportelli del Lavoro, i servizi comprensoriali della Viabilità, i servizi della Controllo Costruzioni, e ogni altri tipo di attività decentrabile. Espressione di sinergia tra pubblico e privato si espressa la manifestazione “L’Isola del Natale”, ad Isola Polvese, volta a valorizzare il territorio del Lago Trasimeno in un periodo dell’anno tradizionalmente poco interessato dal flusso turistico. Anche in questa occasione, le sponsorizzazioni hanno consentito di realizzare un evento importante senza intaccare il bilancio provinciale. I numeri della manifestazione: 13.280 i visitatori imbarcati per l’Isola, 13 i partner che hanno sostenuto i costi dell’iniziativa 3 importanti collaborazioni 19 gli espositori presenti sull’isola tra artigiani, collezionisti e produttori di enogastronomia. La Provincia di Perugia è anche laboratorio nazionale sulla legalità con il progetto “Lo Stato siamo noi”. Una Italia senza province sarebbe quindi  più povera in termini di identità e rappresentanza dei territori, più povera di infrastrutture materiali e immateriali, più inefficiente e confusa per il difficile trasferimento delle funzioni delle Province. A me sta a cuore il destino dei dipendenti dell’Ente, stiamo parlando di più di mille persone e delle loro famiglie. Non è giusto mettere in condizioni così penalizzanti persone che hanno dedicato la vita a questa comunità. Io sarò con voi”.  Il sindaco di Perugia Boccali nel suo intervento ha descritto le parole di Napoletano. “Il presidente della Repubblica ha detto: ‘C’è l’esigenza di risolvere il problema con razionalità. Ma ora si tratta di fare una corsa contro il tempo, in forse il voto del le Province nel 2012. Non vogliamo difendere una casta ma far emergere la dignità di una nuova politica. E stata abborracciata per le Province una riforma che chi fa politica sa quanro è difficile. Ci vuole allora un tavolo Tra Comuni, Province, Regioni e Governo”. Bracco ha portato il saluto della giunta regionale e ha aggiunto: “L’articolo 144 delal costituzione definisce il livello istituzionale di governo del territorio nel nostro Paese. Per cambiarlo, bisogna avviare un processo di riforma costituzionale. Il decreto affrettato è stao un errore. Approfittiamo di questa situazione per avviare seriamente un discorso di riorganizzazione amministrativa e affrontiamo il tema delle autonomie locali”.

Le adesioni

Tanti gli interventi a favore del lavoro dell’Ente. Il deputato Pd Walter Verini ha spiegato: “la mia opinione è che i cambiamenti non vanno subiti ma anticipati. Se in questi anni la politica e le istituzioni hanno perso tanta credibilità è anche perché non sono riuscite ad autoriformarsi. La Provincia di Perugia, in questi mesi, ha saputo proporre all’attenzione iniziative dinamiche e incisive. L’auspicio che rivolgo è che il sistema delle Province, insieme a quello più complesso delle Autonomie, sappia imboccare con decisione questa strada”. L’onorevole del Pd Giampiero Bocci ha aggiunto. “Il contesto del lavoro che il Pd sta svolgendo, relativamente alle novità introdotte dalla manovra finanziaria per elaborare una proposta, mi vedrà operativo in un continuo rapporto con le rappresentanze delle Province dell’Umbria”. Il presidenti dell’Associazione nazionale magistrati Luca Palamara ha detto: “Voglio esprimere il mio personale apprezzamento e compiacimento per il progetto ‘Lo stato siamo noi’, la legalità per il bene di tutti. Oggi più che mai per la crescita dell’italia è fondamentale incentivare queste iniziative il cui obiettivo deve essere quello di avvicinare tutti, cittadini e studenti al rispetto delle regole, anteponendo gli interessi generali a quelli individuali e personali. Il presidente del gruppo Prc in Consiglio regionale Damiano Stufara ha aggiunto: “Colgo l’occasione per invitare tutte le forze del centro sinistra ad una riflessione seria e approfondita sulle scelte che sta effettuando il Governo Monti, dalla manovra di dicembre fino alla prossima riforma del mercato del lavoro”. Anche la senatrice del Pd Annarita Fioroni ha dato un suo contributo, dicendo: “La questione è certamente complessa e riguarda funzioni, competenze in coordinamento con le Regioni e i Comuni, quindi l’auspicio è che si crei la giusta sinergia tra tali organi nell’affrontare questo delicato cambiamento istituzionale in vista del bene comune e non di interessi di parte”. “Il Pd è il gruppo parlamentare – ha scritto nel suo messaggio la parlamentare del Pd Marina Sereni – stanno promuovendo incontro di approfondimento con i rappresentanti delle Istituzioni Locali e delle Regioni per definire un aproposta di riforma delle Province alla luce delle novità introdotte con la manovra finanziaria. Sarà mia cura mantenere un costante confronto con la Provincia”. Massimo Pici del Sindacato italiano lavoratori Polizia ha detto: “E’indubbio che si è creato un modello Perugia. Grazie alla professionalità ed alla sensibilità di tutti quelli che gravitano nel settore sicurezza, compresa la Provincia, stiamo ottenendo importanti risultati. Esportiamo questo modello. Sono certo che i cittadini della Provincia di Perugia la vedono come la vediamo noi poliziotti: la Polizia Provinciale in sinergia con le forze dell’ordine rappresentano garanzie di futuro nel settore della sicurezza. Il presidente del Consiglio provinciale Eros Brega ha infine aggiunto: “Premesso che sono un convinto sostenitore della necessità di uno snellimento della burocrazia, e che riconosco il contributo delle Province , che hanno favorito lo sviluppo del Paese,, ritengo che incentrare la questione della soppressione delle Province intorno alla riduzione dei costi della politica sia riduttivo e incompleto. Credo infatti che la questione vada inquadrata all’interno di una riforma istituzionale complessiva”. Il sen. Pd Francesco Ferrante afferma: “Fermo restando la necessità di ridurre e razionalizzare i costi della politica, l’abrogazione di enti intermedi potrebbe non tradursi in effetti positivi per i cittadini”.

 

Oi12070.MLF

 

modificato il 07/12/2020

(Cittadino e Provincia – Perugia, 31 gennaio 2012) – Quale futuro senza le Province? Si è parlato di questo oggi pomeriggio durante un Consiglio aperto organizzato dalla Provincia di Perugia al Centro congressi Capitini. L’incontro, come è stato definito dal presidente della Provincia Marco Vinicio Guasticchi è stato un’operazione-verità, messa in campo dall’Upi (Unione Province Italiane). Tanti i presenti, provenienti dal mondo politico-istituzionale ma c’erano anche molti dipendenti dell’Ente. Tra i rappresentanti istituzionali Fabrizio Bracco in rappresentanza della presidente della Giunta regionale Catiuscia Marini e Wladimiro Boccali, presidente Anci. Il Consiglio perugino si è svolto simultaneamente con altri 107 Consigli, in tutta Italia. “Bisogna fare luce sui veri costi di questo Ente – ha spiegato Guasticchi nell’invitare la cittadinanza al Centro Capitini - sui servizi che rende ai cittadini, sull’utilità e il valore di questa Istituzione e sulle falsità riguardo i risparmi in caso di abrogazione, risparmi che sono evidentemente inesistenti”. Ecco alcune significative cifre: Il vero costo dell’Ente è di 113milioni di euro contro i 7 miliardi di enti intermedi non elettivi. Le Province rappresentano l’1,35% della spesa pubblica complessiva del Paese. Il personale politico nel 2010 era di 4mila unità, nel 2011 è stato ridotto del 55%, a 1774 amministratori. Basti pensare all’aggravio di costi che, in Umbria, si dovrebbe sopportare, in caso di soppressione, per il trasferimento del personale ad altri Enti: ci troveremmo davanti ad un aumento della spesa pubblica pari ad almeno il 25% in più che si avrebbe dal passaggio dei circa 56mila dipendenti provinciali alle Regioni e dal trasferimento di area vasta ai Comuni. Dopo l’apertura del presidente del Consiglio Provinciale Giacomo Leonelli che ha commemorato Oscar Luigi Scalfaro, Marco Vinicio Guasticchi nel suo intervento ha spiegato: “Questo non è un consiglio come tanti, dobbiamo dare soprattutto degli indirizzi ai nostri dipendenti. Nessuno sa bene che cosa facciano le Province oggi; errore di comunicazione? Forse, ma noi non facciamo front office, solo intensa attività sul territorio. Oggi la Provincia è una garanzia nella gestione e  controllo  del territorio, una sicurezza per gli edifici scolastici una opportunità per il mondo del lavoro. Perciò vado molto fiero del ruolo che ricopro e per lo stesso motivo mi duole particolarmente essere qui oggi a difendere la Provincia da una serie di attacchi convergenti, di natura mediatica prima di tutto, che si sono concretizzati nel cosiddetto decreto Salva-Italia. Forte è il dubbio di incostituzionalità: la nuova formulazione delle Province come enti di secondo livello, con consiglieri espressi dagli stessi consigli comunali su cui la Provincia esercita un ruolo di indirizzo e coordinamento, non risponde certo al principio di autonomia. In Italia il vero pozzo nero delle spese per amministratori, paradossalmente non è da attribuire a rappresentanti democraticamente eletti, ma alla marea di aziende, società ed enti strumentali (circa 7.000) che occupano complessivamente, nei consigli di amministrazione, circa 24 mila nominati per una spesa pubblica di 2.5 miliardi. L’Università Bocconi ha rilevato che le Province effettuano solo il 4,5% della spesa corrente di Regioni ed enti locali, ma realizzano il doppio (9%) della spesa per investimenti. Ma parliamo di ciò che abbiamo progettato per una Provincia dinamica: fino ad oggi, sono stati attivati gli Sportelli Polifunzionali di Perugia, Foligno, Città di Castello, Umbertide e Marciano; di prossima apertura Spoleto, Gubbio e Bastia Umbra. In programma Passignano sul Trasimeno, Città della Pieve, Corciano, Todi, Gualdo Tadino, Norcia. Si tratta di “Sportelli Polifunzionali”, in cui far convergere organicamente gli Sportelli del Cittadino, gli Sportelli del Lavoro, i servizi comprensoriali della Viabilità, i servizi della Controllo Costruzioni, e ogni altri tipo di attività decentrabile. Espressione di sinergia tra pubblico e privato si espressa la manifestazione “L’Isola del Natale”, ad Isola Polvese, volta a valorizzare il territorio del Lago Trasimeno in un periodo dell’anno tradizionalmente poco interessato dal flusso turistico. Anche in questa occasione, le sponsorizzazioni hanno consentito di realizzare un evento importante senza intaccare il bilancio provinciale. I numeri della manifestazione: 13.280 i visitatori imbarcati per l’Isola, 13 i partner che hanno sostenuto i costi dell’iniziativa 3 importanti collaborazioni 19 gli espositori presenti sull’isola tra artigiani, collezionisti e produttori di enogastronomia. La Provincia di Perugia è anche laboratorio nazionale sulla legalità con il progetto “Lo Stato siamo noi”. Una Italia senza province sarebbe quindi  più povera in termini di identità e rappresentanza dei territori, più povera di infrastrutture materiali e immateriali, più inefficiente e confusa per il difficile trasferimento delle funzioni delle Province. A me sta a cuore il destino dei dipendenti dell’Ente, stiamo parlando di più di mille persone e delle loro famiglie. Non è giusto mettere in condizioni così penalizzanti persone che hanno dedicato la vita a questa comunità. Io sarò con voi”.  Il sindaco di Perugia Boccali nel suo intervento ha descritto le parole di Napoletano. “Il presidente della Repubblica ha detto: ‘C’è l’esigenza di risolvere il problema con razionalità. Ma ora si tratta di fare una corsa contro il tempo, in forse il voto del le Province nel 2012. Non vogliamo difendere una casta ma far emergere la dignità di una nuova politica. E stata abborracciata per le Province una riforma che chi fa politica sa quanro è difficile. Ci vuole allora un tavolo Tra Comuni, Province, Regioni e Governo”. Bracco ha portato il saluto della giunta regionale e ha aggiunto: “L’articolo 144 delal costituzione definisce il livello istituzionale di governo del territorio nel nostro Paese. Per cambiarlo, bisogna avviare un processo di riforma costituzionale. Il decreto affrettato è stao un errore. Approfittiamo di questa situazione per avviare seriamente un discorso di riorganizzazione amministrativa e affrontiamo il tema delle autonomie locali”.

Le adesioni

Tanti gli interventi a favore del lavoro dell’Ente. Il deputato Pd Walter Verini ha spiegato: “la mia opinione è che i cambiamenti non vanno subiti ma anticipati. Se in questi anni la politica e le istituzioni hanno perso tanta credibilità è anche perché non sono riuscite ad autoriformarsi. La Provincia di Perugia, in questi mesi, ha saputo proporre all’attenzione iniziative dinamiche e incisive. L’auspicio che rivolgo è che il sistema delle Province, insieme a quello più complesso delle Autonomie, sappia imboccare con decisione questa strada”. L’onorevole del Pd Giampiero Bocci ha aggiunto. “Il contesto del lavoro che il Pd sta svolgendo, relativamente alle novità introdotte dalla manovra finanziaria per elaborare una proposta, mi vedrà operativo in un continuo rapporto con le rappresentanze delle Province dell’Umbria”. Il presidenti dell’Associazione nazionale magistrati Luca Palamara ha detto: “Voglio esprimere il mio personale apprezzamento e compiacimento per il progetto ‘Lo stato siamo noi’, la legalità per il bene di tutti. Oggi più che mai per la crescita dell’italia è fondamentale incentivare queste iniziative il cui obiettivo deve essere quello di avvicinare tutti, cittadini e studenti al rispetto delle regole, anteponendo gli interessi generali a quelli individuali e personali. Il presidente del gruppo Prc in Consiglio regionale Damiano Stufara ha aggiunto: “Colgo l’occasione per invitare tutte le forze del centro sinistra ad una riflessione seria e approfondita sulle scelte che sta effettuando il Governo Monti, dalla manovra di dicembre fino alla prossima riforma del mercato del lavoro”. Anche la senatrice del Pd Annarita Fioroni ha dato un suo contributo, dicendo: “La questione è certamente complessa e riguarda funzioni, competenze in coordinamento con le Regioni e i Comuni, quindi l’auspicio è che si crei la giusta sinergia tra tali organi nell’affrontare questo delicato cambiamento istituzionale in vista del bene comune e non di interessi di parte”. “Il Pd è il gruppo parlamentare – ha scritto nel suo messaggio la parlamentare del Pd Marina Sereni – stanno promuovendo incontro di approfondimento con i rappresentanti delle Istituzioni Locali e delle Regioni per definire un aproposta di riforma delle Province alla luce delle novità introdotte con la manovra finanziaria. Sarà mia cura mantenere un costante confronto con la Provincia”. Massimo Pici del Sindacato italiano lavoratori Polizia ha detto: “E’indubbio che si è creato un modello Perugia. Grazie alla professionalità ed alla sensibilità di tutti quelli che gravitano nel settore sicurezza, compresa la Provincia, stiamo ottenendo importanti risultati. Esportiamo questo modello. Sono certo che i cittadini della Provincia di Perugia la vedono come la vediamo noi poliziotti: la Polizia Provinciale in sinergia con le forze dell’ordine rappresentano garanzie di futuro nel settore della sicurezza. Il presidente del Consiglio provinciale Eros Brega ha infine aggiunto: “Premesso che sono un convinto sostenitore della necessità di uno snellimento della burocrazia, e che riconosco il contributo delle Province , che hanno favorito lo sviluppo del Paese,, ritengo che incentrare la questione della soppressione delle Province intorno alla riduzione dei costi della politica sia riduttivo e incompleto. Credo infatti che la questione vada inquadrata all’interno di una riforma istituzionale complessiva”. Il sen. Pd Francesco Ferrante afferma: “Fermo restando la necessità di ridurre e razionalizzare i costi della politica, l’abrogazione di enti intermedi potrebbe non tradursi in effetti positivi per i cittadini”.

 

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modificato il 07/12/2020
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