(Cittadino e Provincia) Spoleto 20 ottobre ’12 – “Ci siamo subito mossi con i nostri tecnici – ha spiegato Roberto Bertini assessore all’ambiente della Provincia di Perugia – per capire bene la situazione. Sull’inquinamento delle acque la Provincia non ha una competenza diretta quindi abbiamo chieste all’Asl di compensa e all’ARPA delle delucidazioni. A tutt’oggi non abbiamo avuto risposte, credo che nel prossimo consiglio potrò essere più chiaro”. L’assessore ha risposto così all’interrogazione urgente presentata nei giorni passati dal consigliere provinciale Massimiliano Capitani con avente ad oggetto l’inquinamento acquedotto pubblico nelle frazioni dell’Alta Marroggia Nel documento il consigliere Capitani spiega che “l’ASL n° 3, con sede a Spoleto, in data 16/10/2012 ha comunicato – spiega Capitani - che l’acqua distribuita in rete dagli acquedotti di Baiano, San Martino in Trignano, San Giovanni di Baiano ed altre frazioni è interessata da una contaminazione “tale da rendere improcrastinabile, a tutela e difesa della pubblica incolumità, un provvedimento urgente di divieto dell'utilizzo dell'acqua per scopi alimentari”. Il sindaco di Spoleto in data 16/10/2012 ha emanato un’ordinanza con la quale vieta l'utilizzo dell’acqua per scopi alimentari e per il lavaggio di verdure e di altri alimenti da consumarsi crudi erogata dagli acquedotti delle zone di Baiano alto, Collefabbri, Collicelli, Crocemarroggia, Madonna di Baiano, Morro, Ocenelli, Perchia, Sant'angelo in Mercole, Santo Chiodo, San Giovanni di Baiano, San Martino in Trignano, San Nicolò (solo zona centrale della frazione lungo via dei Filosofi dove sono affissi gli avvisi), San Silvestro e Uncinano”.
Gc12426.DB
(Cittadino e Provincia) Spoleto 20 ottobre ’12 – “Ci siamo subito mossi con i nostri tecnici – ha spiegato Roberto Bertini assessore all’ambiente della Provincia di Perugia – per capire bene la situazione. Sull’inquinamento delle acque la Provincia non ha una competenza diretta quindi abbiamo chieste all’Asl di compensa e all’ARPA delle delucidazioni. A tutt’oggi non abbiamo avuto risposte, credo che nel prossimo consiglio potrò essere più chiaro”. L’assessore ha risposto così all’interrogazione urgente presentata nei giorni passati dal consigliere provinciale Massimiliano Capitani con avente ad oggetto l’inquinamento acquedotto pubblico nelle frazioni dell’Alta Marroggia Nel documento il consigliere Capitani spiega che “l’ASL n° 3, con sede a Spoleto, in data 16/10/2012 ha comunicato – spiega Capitani - che l’acqua distribuita in rete dagli acquedotti di Baiano, San Martino in Trignano, San Giovanni di Baiano ed altre frazioni è interessata da una contaminazione “tale da rendere improcrastinabile, a tutela e difesa della pubblica incolumità, un provvedimento urgente di divieto dell'utilizzo dell'acqua per scopi alimentari”. Il sindaco di Spoleto in data 16/10/2012 ha emanato un’ordinanza con la quale vieta l'utilizzo dell’acqua per scopi alimentari e per il lavaggio di verdure e di altri alimenti da consumarsi crudi erogata dagli acquedotti delle zone di Baiano alto, Collefabbri, Collicelli, Crocemarroggia, Madonna di Baiano, Morro, Ocenelli, Perchia, Sant'angelo in Mercole, Santo Chiodo, San Giovanni di Baiano, San Martino in Trignano, San Nicolò (solo zona centrale della frazione lungo via dei Filosofi dove sono affissi gli avvisi), San Silvestro e Uncinano”.
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