(Cittadino e Provincia) – Perugia, 15 dicembre 2025 - In Umbria sono 16.425 gli adulti in cura per disturbi legati alla salute mentale, mentre per la neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza sono 12.625 i minori che hanno avuto accesso ai servizi. I soggetti in età compresa tra 12 e 45 anni seguiti dai servizi per i disturbi della nutrizione e alimentazione sono 13.569. Infine i servizi per le dipendenze seguono 5.300 utenti.
La salute mentale diventa quindi, una priorità strategica, trasversale e strutturale delle politiche sanitarie e sociali regionali: ed è questo il messaggio politico e istituzionale che ha aperto questa mattina a Perugia la due giorni “Salute mentale globale 15-16 dicembre”, appuntamento promosso dalla Regione Umbria per il nuovo piano socio sanitario regionale.
A dare il benvenuto ai numerosi partecipanti è stato il presidente della Provincia di Perugia, Massimiliano Presciutti, che ha espresso soddisfazione per ospitare due giornate di lavoro intense e significative su un tema di grande attualità. “Sessant’anni fa, proprio qui, la Provincia di Perugia compì una scelta coraggiosa e pionieristica sulla salute mentale, avviando un percorso che oggi siamo chiamati a proseguire e rinnovare”, ha ricordato il presidente. “Un cammino fondato sull’impegno istituzionale e sulla capacità di mettere in campo tutte le energie disponibili, attraverso un metodo aperto e trasparente, orientato all’ascolto e al confronto”. L’obiettivo, ha sottolineato Presciutti, è creare le condizioni affinché dal dialogo emergano idee, proposte e iniziative concrete, in grado di migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini: “Si tratta di un percorso che richiede scelte consapevoli e anche coraggiose – ha concluso – per rafforzare il Servizio sanitario nazionale e renderlo sempre più vicino alle persone, alle famiglie e alle comunità”.
In apertura dei lavori la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti ha richiamato con forza la caratteristica d'insieme del tema, sottolineando come la salute mentale riguardi l’intera società e attraversi ambiti diversi, dalla sanità alla giustizia, dall’educazione alle politiche giovanili. Nel suo intervento, la presidente ha evidenziato il legame sempre più stretto tra disagio psichico, dipendenze e nuove forme di vulnerabilità, ribadendo l’urgenza di affrontare il tema in modo integrato e preventivo, con particolare attenzione alle fasce più giovani della popolazione.
Nel corso della mattinata è intervenuto anche il procuratore generale della Repubblica di Perugia Sergio Sottani, che ha richiamato l’attenzione su un nodo particolarmente delicato, quello delle Rems, le residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza.
La Direttrice regionale Salute e Welfare Daniela Donetti, ha inquadrato la due giorni come un passaggio decisivo per la costruzione del nuovo Piano socio sanitario, sottolineando come la salute mentale debba essere “un piano nel piano”, quindi un ambito centrale e integrato, non più marginale. Donetti ha spiegato che il lavoro in corso punta a individuare con tempestività i nuovi bisogni emergenti e a costruire servizi capaci di dialogare tra loro, con metodi comuni di comunicazione e di presa in carico.
Sul versante della formazione e della ricerca è intervenuto il rettore dell’Università degli Studi di Perugia Massimiliano Marianelli, ribadendo come il tema del benessere e della salute mentale rappresenti una priorità strategica per l’Ateneo.
Marianelli ha richiamato la “quarta missione” dell’università, quella che mette al centro il rapporto con la comunità, sottolineando come l’Università deve contribuire attivamente al benessere collettivo.
Nel corso della mattinata la prima sessione ha previsto gli interventi “I servizi di salute mentale in Umbria oggi”, “Neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza: luci ed ombre del territorio regionale”, “Percorsi diagnostici terapeutici assistenziali (PDTA) nei disturbi della nutrizione e alimentazione”, “Le dipendenze patologiche tra vecchie e nuove criticità”, “Il ruolo del medico di medicina generale” e “Nuove forme di sofferenza in età evolutiva”.
Nel pomeriggio i lavori sono proseguiti con la suddivisione della comunità esperta in nove tavoli tematici, dedicati tra l’altro a doppia diagnosi e nuove dipendenze, progetto di vita e budget di salute, prevenzione del suicidio, salute mentale in carcere e percorsi alternativi, benessere dei giovani e integrazione socio-sanitaria, con sedi distribuite tra palazzo della provincia, palazzo Donini, palazzo Cesaroni e palazzo dei Priori. A chiudere la prima giornata, alle 18, il talk “Tutta colpa di Basaglia”, moderato da Laura Dalla Ragione, con Ludovica Jona e Federico De Salvo.
Cs25054.IC
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 15 dicembre 2025 - In Umbria sono 16.425 gli adulti in cura per disturbi legati alla salute mentale, mentre per la neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza sono 12.625 i minori che hanno avuto accesso ai servizi. I soggetti in età compresa tra 12 e 45 anni seguiti dai servizi per i disturbi della nutrizione e alimentazione sono 13.569. Infine i servizi per le dipendenze seguono 5.300 utenti.
La salute mentale diventa quindi, una priorità strategica, trasversale e strutturale delle politiche sanitarie e sociali regionali: ed è questo il messaggio politico e istituzionale che ha aperto questa mattina a Perugia la due giorni “Salute mentale globale 15-16 dicembre”, appuntamento promosso dalla Regione Umbria per il nuovo piano socio sanitario regionale.
A dare il benvenuto ai numerosi partecipanti è stato il presidente della Provincia di Perugia, Massimiliano Presciutti, che ha espresso soddisfazione per ospitare due giornate di lavoro intense e significative su un tema di grande attualità. “Sessant’anni fa, proprio qui, la Provincia di Perugia compì una scelta coraggiosa e pionieristica sulla salute mentale, avviando un percorso che oggi siamo chiamati a proseguire e rinnovare”, ha ricordato il presidente. “Un cammino fondato sull’impegno istituzionale e sulla capacità di mettere in campo tutte le energie disponibili, attraverso un metodo aperto e trasparente, orientato all’ascolto e al confronto”. L’obiettivo, ha sottolineato Presciutti, è creare le condizioni affinché dal dialogo emergano idee, proposte e iniziative concrete, in grado di migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini: “Si tratta di un percorso che richiede scelte consapevoli e anche coraggiose – ha concluso – per rafforzare il Servizio sanitario nazionale e renderlo sempre più vicino alle persone, alle famiglie e alle comunità”.
In apertura dei lavori la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti ha richiamato con forza la caratteristica d'insieme del tema, sottolineando come la salute mentale riguardi l’intera società e attraversi ambiti diversi, dalla sanità alla giustizia, dall’educazione alle politiche giovanili. Nel suo intervento, la presidente ha evidenziato il legame sempre più stretto tra disagio psichico, dipendenze e nuove forme di vulnerabilità, ribadendo l’urgenza di affrontare il tema in modo integrato e preventivo, con particolare attenzione alle fasce più giovani della popolazione.
Nel corso della mattinata è intervenuto anche il procuratore generale della Repubblica di Perugia Sergio Sottani, che ha richiamato l’attenzione su un nodo particolarmente delicato, quello delle Rems, le residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza.
La Direttrice regionale Salute e Welfare Daniela Donetti, ha inquadrato la due giorni come un passaggio decisivo per la costruzione del nuovo Piano socio sanitario, sottolineando come la salute mentale debba essere “un piano nel piano”, quindi un ambito centrale e integrato, non più marginale. Donetti ha spiegato che il lavoro in corso punta a individuare con tempestività i nuovi bisogni emergenti e a costruire servizi capaci di dialogare tra loro, con metodi comuni di comunicazione e di presa in carico.
Sul versante della formazione e della ricerca è intervenuto il rettore dell’Università degli Studi di Perugia Massimiliano Marianelli, ribadendo come il tema del benessere e della salute mentale rappresenti una priorità strategica per l’Ateneo.
Marianelli ha richiamato la “quarta missione” dell’università, quella che mette al centro il rapporto con la comunità, sottolineando come l’Università deve contribuire attivamente al benessere collettivo.
Nel corso della mattinata la prima sessione ha previsto gli interventi “I servizi di salute mentale in Umbria oggi”, “Neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza: luci ed ombre del territorio regionale”, “Percorsi diagnostici terapeutici assistenziali (PDTA) nei disturbi della nutrizione e alimentazione”, “Le dipendenze patologiche tra vecchie e nuove criticità”, “Il ruolo del medico di medicina generale” e “Nuove forme di sofferenza in età evolutiva”.
Nel pomeriggio i lavori sono proseguiti con la suddivisione della comunità esperta in nove tavoli tematici, dedicati tra l’altro a doppia diagnosi e nuove dipendenze, progetto di vita e budget di salute, prevenzione del suicidio, salute mentale in carcere e percorsi alternativi, benessere dei giovani e integrazione socio-sanitaria, con sedi distribuite tra palazzo della provincia, palazzo Donini, palazzo Cesaroni e palazzo dei Priori. A chiudere la prima giornata, alle 18, il talk “Tutta colpa di Basaglia”, moderato da Laura Dalla Ragione, con Ludovica Jona e Federico De Salvo.
Cs25054.IC