Via libera anche alla vendita di parte dell’ex Provveditorato
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 6 ottobre 2025 – Il Consiglio provinciale di Perugia, nella sua ultima seduta, ha approvato a maggioranza il trasferimento di diversi immobili di proprietà alla Regione Umbria, in attuazione delle leggi regionali n. 10/2015 e n. 5/2016, nonché l’alienazione parziale dell’edificio di via Palermo 86/A a Perugia, noto come ex Provveditorato.
Il provvedimento prende atto della delibera regionale n. 494 dello scorso mese di maggio, con cui la Regione ha espresso parere favorevole all’acquisto della porzione di immobile destinata a ospitare la sede del Centro per l’Impiego di Perugia.
A illustrare la proposta al Consiglio è stato il dirigente del Servizio Gestione Beni Patrimoniali, ing. Andrea Moretti, che ha ripercorso le tappe che hanno portato alla definizione dell’atto. In particolare, ha ricordato come la legge Del Rio (n. 56/2014) abbia ridefinito il riparto delle competenze tra Regioni e Province, prevedendo anche il trasferimento di funzioni, personale e patrimonio. Da qui, l’adozione delle successive leggi regionali e la stipula di convenzioni operative negli anni successivi.
Il Consiglio ha dunque autorizzato il trasferimento a titolo gratuito di diversi beni destinati a funzioni pubbliche: il casello idraulico in località La Barca del Comune di Città di Castello, il Centro Allevamento Selvaggina di Torre Certalda a Umbertide, i centri ittiogenici “La Peschiera” di Cerreto di Spoleto e quello di Sant’Arcangelo a Magione, oltre a una parte dell’immobile di via Palermo per servizi legati a rischio sismico, geologico, formazione e impiego. Contestualmente è stata approvata la vendita a titolo oneroso della restante porzione dell’edificio di via Palermo 86/A, per un corrispettivo di 2.340.000 euro più 4.914 euro per la stima dell’immobile, con alcune condizioni: permanenza di UPI-ANCI fino al 16 maggio 2026, uso degli archivi provinciali per tre anni dal rogito e rilascio progressivo degli spazi secondo un cronoprogramma prestabilito.
Durante la discussione, il consigliere Jacopo Barbarito ha chiesto chiarimenti sull’importo che sarà effettivamente incassato dalla Provincia, mentre il consigliere Eridano Liberti ha espresso perplessità sulla rapidità con cui si è proceduto al trasferimento. Liberti ha inoltre chiesto se esiste un piano per l’impiego delle risorse che saranno versate dalla Regione.
A queste osservazioni ha risposto l’ingegnere Moretti, precisando che la Regione intende ottimizzare gli spazi destinati al Centro per l’Impiego, anche in relazione a un finanziamento PNRR. È intervenuto anche il presidente della Provincia Massimiliano Presciutti, che ha risposto alla domanda di Liberti: “Ad oggi non sono state ancora assunte decisioni sull’uso delle somme, in quanto l’atto di compravendita non è stato ancora perfezionato e la disponibilità effettiva delle risorse non è immediata. Sarà cura dell’amministrazione, una volta concluse le procedure, valutare con attenzione le priorità dell’ente. Si tratta comunque di somme vincolate, destinate esclusivamente a investimenti, come previsto dalla normativa, e con margini di manovra molto limitati”.
Oi25119.IC
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 6 ottobre 2025 – Il Consiglio provinciale di Perugia, nella sua ultima seduta, ha approvato a maggioranza il trasferimento di diversi immobili di proprietà alla Regione Umbria, in attuazione delle leggi regionali n. 10/2015 e n. 5/2016, nonché l’alienazione parziale dell’edificio di via Palermo 86/A a Perugia, noto come ex Provveditorato.
Il provvedimento prende atto della delibera regionale n. 494 dello scorso mese di maggio, con cui la Regione ha espresso parere favorevole all’acquisto della porzione di immobile destinata a ospitare la sede del Centro per l’Impiego di Perugia.
A illustrare la proposta al Consiglio è stato il dirigente del Servizio Gestione Beni Patrimoniali, ing. Andrea Moretti, che ha ripercorso le tappe che hanno portato alla definizione dell’atto. In particolare, ha ricordato come la legge Del Rio (n. 56/2014) abbia ridefinito il riparto delle competenze tra Regioni e Province, prevedendo anche il trasferimento di funzioni, personale e patrimonio. Da qui, l’adozione delle successive leggi regionali e la stipula di convenzioni operative negli anni successivi.
Il Consiglio ha dunque autorizzato il trasferimento a titolo gratuito di diversi beni destinati a funzioni pubbliche: il casello idraulico in località La Barca del Comune di Città di Castello, il Centro Allevamento Selvaggina di Torre Certalda a Umbertide, i centri ittiogenici “La Peschiera” di Cerreto di Spoleto e quello di Sant’Arcangelo a Magione, oltre a una parte dell’immobile di via Palermo per servizi legati a rischio sismico, geologico, formazione e impiego. Contestualmente è stata approvata la vendita a titolo oneroso della restante porzione dell’edificio di via Palermo 86/A, per un corrispettivo di 2.340.000 euro più 4.914 euro per la stima dell’immobile, con alcune condizioni: permanenza di UPI-ANCI fino al 16 maggio 2026, uso degli archivi provinciali per tre anni dal rogito e rilascio progressivo degli spazi secondo un cronoprogramma prestabilito.
Durante la discussione, il consigliere Jacopo Barbarito ha chiesto chiarimenti sull’importo che sarà effettivamente incassato dalla Provincia, mentre il consigliere Eridano Liberti ha espresso perplessità sulla rapidità con cui si è proceduto al trasferimento. Liberti ha inoltre chiesto se esiste un piano per l’impiego delle risorse che saranno versate dalla Regione.
A queste osservazioni ha risposto l’ingegnere Moretti, precisando che la Regione intende ottimizzare gli spazi destinati al Centro per l’Impiego, anche in relazione a un finanziamento PNRR. È intervenuto anche il presidente della Provincia Massimiliano Presciutti, che ha risposto alla domanda di Liberti: “Ad oggi non sono state ancora assunte decisioni sull’uso delle somme, in quanto l’atto di compravendita non è stato ancora perfezionato e la disponibilità effettiva delle risorse non è immediata. Sarà cura dell’amministrazione, una volta concluse le procedure, valutare con attenzione le priorità dell’ente. Si tratta comunque di somme vincolate, destinate esclusivamente a investimenti, come previsto dalla normativa, e con margini di manovra molto limitati”.
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