Lo Statuto versava in un cattivo stato di conservazione al punto da impedirne la consultazione. Da qui la decisione del Comune di incaricare la restauratrice Maria Chiara Brancaleoni di mettere mano al suo recupero e messa in sicurezza.
Il testo, un manoscritto su pergamena con una coperta costituita da assi lignee a vista e dorso in pelle con decorazioni a secco, riportava parti estremamente danneggiate che rischiavano di andare perdute.
“L’intervento di restauro – spiega Brancaleoni - ha avuto come scopo quello di riparare i danni che mettevano a rischio la vita della Statuto, rendendolo nuovamente consultabile in sicurezza, senza però cancellare le tracce del passaggio del tempo su di esso. Si è optato per il consolidamento degli elementi della legatura originale ancora presenti limitando la ricostruzione ex-novo alle parti indispensabili al ripristino della funzionalità dell’oggetto, mentre le parti rimosse sono state conservate in modo da essere disponibili per chiunque le voglia studiare”.
Il manoscritto restaurato è stato mostrato nei giorni scorsi agli alunni delle classi terza, quarta e quinta della Primaria di Panicale e della quarta di Tavernelle. Nella stessa occasione è stata, come detto, proposta in anteprima la visione del video girato con la partecipazione di alcuni studenti della scuola di Panicale.
“Siamo di fronte ad una testimonianza fondamentale per la comunità di Panicale – ha dichiarato in questa circostanza il sindaco –. Esso ci comunica da dove veniamo, cosa vogliamo fare e verso quale direzione vogliamo andare”.
Parallelamente alle operazioni di restauro, si è provveduto alla digitalizzazione del manoscritto, operazione che punta a semplificare la consultabilità del contenuto del documento e ne favorisce la riproducibilità, mantenendo un’alta fedeltà della copia all’originale.
Panicale23021.ET